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“È tutto inventato”, Crosetto attacca La Stampa. Cosa ha detto (davvero) il ministro [il VIDEO]

Pubblicato il 23/04/2023 15:43 - Aggiornato il 23/04/2023 15:48

Titolo inventato e virgolettati falsi, un sapiente taglia e cuci per attribuirgli concetti mai espressi: Sono pesanti le accuse che Guido Crosetto, ministro della Difesa, lancia contro La Stampa e il suo direttore, Massimo Giannini. Il quotidiano torinese, il terzo più diffuso in Italia, ha anche pubblicato, in risposta alle polemiche, sulla sua pagina Web l’intervista integrale del suo vicedirettore, Federico Monga, al ministro Crosetto nel corso del convegno “Fare impresa da Cuneo al mondo”, svoltosi nella sede della Confindustria di Cuneo. Sono 36 minuti che anche noi vi proponiamo integralmente più avanti. “Intervista” che, in realtà, lo stesso Guido Crosetto, su Twitter, afferma di non aver mai concesso: “Hanno usato pezzi di un intervento pubblico, tagliando un ragionamento complesso sul Pnrr, per inventare un titolo che aprisse una polemica”, lamenta, e inoltre: “Hanno riportato virgolettati falsi per provocare il presidente del Senato“, come leggiamo su Il Tempo. Proprio grazie alla pubblicazione del video integrale, un clamoroso autogol dei professionisti dell’informazione, Guido Crosetto può dunque affermare, ancora via Twitter, di non aver mai visto “Un sunto di parte spacciato per intervista”. Ma cosa (non) ha detto il ministro? “C’è la capacità del sistema produttivo italiano di scaricare a terra, in tre anni, duecento miliardi? Ci sono abbastanza ingegneri, macchine, semilavorati, materie prime, capacità organizzative?”. Era questa la domanda che si poneva il ministro della Difesa, in merito alla messa in atto del Pnrr. Per La Stampa, invece, le sue parole sono diventate altre, e ben diverse: “Il sistema Italia non è in grado di mettere a terra tutti i progetti del Pnrr”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Poi c’è quest’altro passaggio, che si ascolta nel video: “Tutto possiamo fare con i fondi del Pnrr – così il titolare del dicastero della Difesa – tranne prendere i soldi per un’opera e finirla al 98%. Altrimenti, quei soldi vanno restituiti all’Europa. E dovremmo completarla attingendo alle risorse del nostro bilancio”. Per la Stampa, però, il concetto diventa: “Prendiamo 100 milioni di euro per un’opera, entro la scadenza ne spendiamo solo 98. Significa che dobbiamo restituirne 98 milioni e ci teniamo l’opera non finita che dovremo pagare con il nostro bilancio”. Una vera truffa semantica, in effetti, se ci passate tale definizione. Il filo conduttore del discorso di Crosetto è il cardine su cui si basa l’erogazione delle risorse europee: “I fondi che prendiamo, dobbiamo investirli tutti”. Il caso pratico è quello delle gallerie. “Se progetto di fare 100 kilometri di gallerie ma non ho le talpe per farlo, è inutile che faccia l’appalto”. Le aziende che costruiscono le talpe sono “tre al mondo: una è tedesca e due sono cinesi. Hanno prenotazioni per i prossimi cinque anni, quando il Pnrr sarà già terminato. La discussione in Europa è su questa tagliola”. Infine, la frase sprezzante su Ignazio La Russa di cui scriveva il giornale diretto da Massimo Giannini. Anche qui, mettiamo a confronto le due versioni. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
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“Il 25 aprile sarà a Cuneo e a Boves, luoghi simbolo della Resistenza antifascista. Non si porta il presidente del Senato La Russa al seguito?”, aveva chiesto, poi, l’intervistatore. “Sarò con il Presidente della Repubblica. Io viaggio solo con la prima classe“, sarebbe stata la risposta con “sorriso” di Crosetto. Questo secondo La Stampa, nella realtà le parole testuali sono state: “Sono con il Presidente della Repubblica, sa, viaggio solo con la prima carica”. Di vero, insomma, c’era solo il “sorriso” citato dal quotidiano torinese. Un sorriso che era, in tutta evidenza, ironico.

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