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Coraggio Garavelli, siamo con te! Il medico in piazza con i No Green Pass e ora minacciato di sanzioni

Pubblicato il 02/08/2021 13:25 - Aggiornato il 02/08/2021 13:27

Il professor Pietro Luigi Garavelli è un medico contro il quale si continuano ad evocare, ed in qualche caso invocare, provvedimenti disciplinari e addirittura lo spettro della radiazione. Sono numerose le contestazioni che a lui vengono mosse.

Garavelli è un professionista serio, da poco nominato Cavaliere della Repubblica, e non esagera Bolognetti quando su Radio Radicale afferma che “la sua storia onora questa Italia scombinata e la professione medica”. Ci troviamo pienamente d’accordo con le parole spese a difesa di Garavelli.

Perchè questo medico è diventato oggetto di una forte campagna diffamatoria e “a tratti intimidatoria”? La colpa di questo medico (secondo taluni) sarebbe quella di aver accettato il confronto e il dialogo; quella di essersi schierato, durante le manifestazioni di protesta, accanto alle persone contrarie all’utilizzo del Green Pass, come mezzo per contenere il contagio. (Continua dopo la foto)

Quelli che lo definiscono No Vax, e che per tale ragione lo condannano, è giusto che sappiano che Garavelli non è contrario alla vaccinazione e a coloro i quali vogliono vaccinarsi, semplicemente, è “contrario al fatto che il vaccino -e di conseguenza il Green Pass- diventino un lasciapassare indiscriminato”.

Basti pensare, chi non è convinto di questo, che il medico ha spiegato: “Io sono vaccinato, lo è anche mia moglie, non lo sono ancora le mie figlie e sui giovani ho espresso qualche dubbio: questo non fa di me un No Vax, ma un noiosissimo professionista. Io dico invece che il vaccino – e di conseguenza il Green pass – non possono essere un libera tutti. Il vaccino funziona se usato in concomitanza con le cure domiciliari per i contagiati e un’attenzione sempre alta nei comportamenti. Ci sono le varianti che possono “bucare” il vaccino costruito sul ceppo di Wuhan”. (Continua dopo la foto)

Infatti come ribadisce lo stesso Garavelli: “Non ero lì per protestare, ma per fare informazione come ho sempre fatto in tutta la mia carriera professionale, nelle scuole, negli ambulatori. Chiamare me No Vax è un insulto ed è ridicolo. Lo può fare solo qualcuno che non conosce il contesto”. 

“Tira davvero una brutta aria in Italia”, come non appoggiare le parole di Bolognetti. Un medico ha “osato” manifestare pacificamente per dire la sua sulla tematica del vaccino e del GreenPass (una argomento così importante che non può e non deve essere ignorato), e adesso deve fare i conti con minacce, provvedimenti disciplinari e addirittura lo spettro della radiazione. Coraggio Garavelli, siamo con te e con tutti coloro i quali si battono per difendere la propria libertà di scelta.