x

x

Vai al contenuto

“Incostituzionale”. Danni da vaccino, la clamorosa svolta della Consulta: cambia tutto. Cosa scrivono i giudici

Pubblicato il 09/03/2023 09:43
Consulta indennizzo danni vaccino

Ventuno anni fa una bambina è finita sulla sedia a rotelle in seguito alla somministrazione del vaccino contro il morbillo. Un’encefalopatia che è stata fatale. Da quel momento in poi, per 20 anni, i genitori hanno sfidato lo Stato per avere giustizia. Allora come oggi, però, quando ci sono di mezzo i vaccini, tutto si complica. Il Sistema rema contro, ed è difficile vedere la luce della giustizia in fondo al tunnel. Ora, però, per questa famiglia – e grazie a lei per tante altre – qualcosa è cambiato. Ancora una volta la Corte costituzionale impone allo Stato di sostenere le persone danneggiate da una vaccinazione. Con la sentenza 35 del 2023 (redattore Stefano Petitti), arrivata dopo che la Cassazione aveva sollevato un conflitto proprio per il caso di questa bimba danneggiata dal vaccino contro il morbillo, è arrivata finalmente la pronuncia della Consulta per gli indennizzi per i danni da vaccino. Pensate che nel corso di questi anni i genitori della bambina si sono visti rifiutate le loro istanze perché “il vaccino era raccomandato, ma non obbligatorio” (e quindi non indennizzabile). Vi ricorda qualcosa? (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Morti improvvise, finalmente la verità. Lo scoop di Raffaella Regoli (Fuori dal Coro): “+1.082%” (VIDEO)
>>> “Si è già dimessa”. L’ultima pagliacciata del M5S: doveva essere il “volto nuovo”

Oppure, e questo è anche il nocciolo delle nuove pronunce, perché l’istanza era stata presentata con un presunto ritardo, ovvero dopo i tre anni. Ma ora quel vincolo dei tre anni è stato fatto decadere. E tutto ritorna possibile. Fondamentale è stata la decisione della Consulta del 2012 per il riconoscimento agli indennizzi anche per i danneggiati da vaccino non obbligatorio. Per i giudici, questo range temporale di 3 anni, che preclude l’indennizzo, deve essere eliminato. Il diritto all’indennizzo per i danni da vaccino, ricordano i giudici, è “garantito dai principi costituzionali di solidarietà sociale e tutela della salute”. Fino a poco tempo fa, dunque, lo Stato pretendeva che i danneggiati – o i loro familiari – dovessero rispettare un termine per la presentazione della richiesta di indennizzo. (Continua a leggere dopo la foto)

Si attende la pronuncia della Cassazione

Ora la parola passa di nuovo alla Cassazione e si aprirà un nuovo capitolo per le persone che hanno subito danni da vaccino e pretendono giustizia e indennizzi. La storia di questa bambina non è un unicum, purtroppo. Sono stati tanti, tantissimi negli anni a perdere la vita o a subire danni irreversibili a causa dei vaccini. Ed è successo anche ora, con quello contro il Covid. Ma il muro di silenzio, omertà e censura, su questi ultimi casi è spessissimo, quasi invalicabile. Eppure uno spiraglio si è aperto, e saranno tanti a chiedere conto allo Stato dei danni subiti. Mentre di giorno in giorno, da un anno e mezzo a questa parte, ogni giorno vediamo morire giovani per “malori improvvisi” che risultano ancora “inspiegabili”. O così vogliono farci credere… Non resta che confidare, ancora, nella Consulta. Sperando non passino altri 21 anni.

Ti potrebbe interessare anche: “Revisione ogni 5 anni”. Patente di guida, arrivano le nuove regole Ue: ecco chi dovrà adeguarsi