È possibile che a decidere a quali iniziative destinare ingenti finanziamenti sia colui che, poi, quei finanziamenti li riceve? Sì, in Italia sì. La fallimentare, opaca e deleteria gestione della emergenza sanitaria si arricchisce di un nuovo increscioso capitolo, che chiama in causa direttamente Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa sino allo scorso gennaio (quando venne messo alla porta dal governo Meloni) per un palese e gigantesco conflitto di interessi. Egli, che peraltro nell’aprile 2022 è diventato membro dello Stiling Board, il Comitato di acquisto dei vaccini, avrebbe – anche con il sostegno, tra le altre aziende, di Pfizer e AstraZeneca – stanziato fondi per una iniziativa editoriale nel cui board sedeva lui stesso. Con lui, Giacomo Maria Addis, ex funzionario dell’Aifa, risulta parimenti coinvolto. Le sue, recenti, dimissioni le ha giustificate con la necessità di un “vero rinnovo” dei vertici dell’Agenzia: “Non ci sono più le condizioni per fare un buon lavoro”. Come ricostruisce Patrizia Floder Reitter per La Verità, lo stesso Addis, che sin dal 2015 era componente della Commissione tecnico scientifica, è il coeditore di Forward, rivista medico-scientifica nata nel 2017 e pubblicata da Pensiero Scientifico Editore. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il progetto editoriale
La rivista risponde alla esigenza “riflettere e approfondire non tanto ciò che è attuale oggi, ma quello che lo diventerà nel prossimo futuro nell’ambito del settore sanitario”, come è scritto sul sito, il quale aggiunge che “Forward è anche uno strumento utile per diffondere una informazione indipendente in tema di appropriatezza clinica, uso dei farmaci e discussione degli scenari futuri che si andranno delineando in campo sanitario”. Ebbene, come dicevamo, oltre ad Addis, nel board di Forward risulta ancora Magrini, nonché un altro alto dirigente dell’Aifa, Francesco Trotta. Questi è responsabile dei rapporti con le Regioni. Tornando, ora, a Nicola Magrini, colui che firmava i contratti e destinava i finanziamenti alla casa editrice coinvolta nel progetto: Forward, a sua volta, tuttora riceve il sostegno di importanti aziende di Big Pharma, quali Pfizer, Astrazeneca, Roche. In spregio ad ogni forma di trasparenza e in palese conflitto di interessi, dunque. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le dimissioni di Anna Maria Marata
Altresì l’articolo de La Verità dà conto di altre dimissioni, quelle di Anna Maria Marata, responsabile dell’Area Valutazione del farmaco, in questo caso per il parere negativo dato dall’Aifa circa la rimborsabilità della pillola contraccettiva. Naturalmente, proprio un articolo pubblicato a cura del Pensiero Scientifico Editore, del 18 febbraio 2022, era portato a sostegno di tale istanza. La valutazione dell’Aifa era, e non poteva essere altrimenti, “positiva”, ma poi si è deciso di rinviare la delibera, date le spese ingentissime, quasi un miliardo di risorse pubbliche, e trattandosi di un farmaco che contiene ormoni, che di certo non andrebbe erogato con tanta leggerezza.
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