Hanno creato e stanno creando un bell’allarmismo intorno al caldo e all’aumento delle temperature. E lo hanno fatto riproponendo – uguale uguale – il metodo usato per il Covid. Visto che funzionò alla perfezione, perché non replicare? E così, ecco che su tv, giornali e radio si è iniziato a bombardare i cittadini con notizie pompate e spesso anche fake news. Presunti esperti pilotati hanno alimentato la narrazione, proprio come accadde con i virologi, e chi – esperto davvero – prova a dissentire viene bollato come negazionista (come accaduto a Sottocorona e Giuliacci). Per mandare avanti questa macchina, finalizzata a spingere le politiche – e quindi gli interessi – Green, come la cosiddetta transizione energetica, si sono messe in campo una serie di tecniche. Vediamone alcune partendo da una semplice domanda: come falsificano i dati delle temperature in modo da poter sparare notizie choc? Teniamo presente che se si vuole imporre un dogma è più facile truccare un termometro che truccare la Scienza. Ma come funziona questo meccanismo? (Continua a leggere dopo la foto)
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Il fenomeno è più mediatico che climatico, basti pensare che alcune centraline di rilevazione delle temperature sono poste sotto gli scarichi degli aerei. Posto che i cambiamenti climatici ci sono, ed è perfettamente plausibile, perché quindi la realtà è stata ancora una volta falsificata a dismisura? Partiamo da un esempio semplice: se la massima è – poniamo – di 40 gradi per 5 minuti, quel dato non può valere per tutto il giorno. E invece così fanno sembrare. I dati vengono dunque utilizzati per condizionare, di nuovo, il pensiero delle persone, per spaventarle. Esattamente come accadde nella stagione del Covid, in cui venivano sparati dati sui morti totalmente falsificati. Claudio Borghi, senatore della Lega, ha fatto un’indagine accurata in materia, partendo dalle centraline storiche di rilevazione delle temperature. E le serie storiche più lunghe derivano dalle rilevazioni delle stazioni meteo urbane. Ed è proprio in quelle più vecchie che ha trovato qualche sorpresa. Tipo? (Continua a leggere dopo la foto)
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Come falsificano i dati delle temperature per fare allarmismo
Spiega Claudio Borghi a LaVerità come falsificano i dati delle temperature: “Quella di Milano, a Linate, è li da prima della guerra. Per anni ha sovrastimato i dati perché attorno al locale era stata posizionata una siepe che non faceva correre l’aria. Alcuni appassionati di meteorologia hanno scoperto il problema paragonando i dati della stazione con i loro: erano sempre più alti. Di conseguenza il record del 2003 è dopato“. Ma tolta la siepe, non si è risolto il problema, perché adesso in quei campi è stato edificato un centro di logistica, azienda dotata di frigoriferi potentissimi per conservare le merci deperibili, tecnologie che scaldano parecchio. Ma c’è una discriminante peggiore, spiega ancora Borghi: “La stazione è alla fine della pista di rullaggio degli aerei, che nel girare per decollare inviano sul locale gli scarichi dei motori. A Trieste, Bari, Brindisi, Firenze è uguale”. Altre anomalie? In molte città le stazioni meteo sono piazzate in mezzo ai binari dello scalo ferroviario, con convogli bollenti che le sfiorano 24 ore su 24, alterando la rilevazione. E questi sono solo alcuni esempi. Quindi: occhi aperti sulle notizie e sui dati.
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