Casi che continuano a far discutere da anni, senza una soluzione. Ma che continuano ad arricchirsi di rivelazioni e nuovi dettagli, non tutti attendibili, che continuano a far sperare. Parliamo dei misteri legati alla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, tornati strettamente d’attualità in occasione di un’audizione che si è svolta in Senato e che ha avuto come oggetto l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta per contribuire a far luce sulle drammatiche vicende. In occasione del dibattimento è intervenuto anche il giornalista Andrea Purgatori, considerato uno dei massimi esperti del caso Orlandi, che ha invitato la Commissione a ricostruire bene lo scenario e rilasciato alcune dichiarazioni a dir poco sconvolgenti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Purgatori ha parlato infatti del ruolo dei servizi segreti nella vicenda: “Credo di essere l’unico ad aver seguito la storia di Emanuela Orlandi dall’inizio, nei primi giorni della sparizione, e credo di avere anche una buona esperienza da cronista per aver seguito molte Commissioni parlamentari di inchiesta. È vero, nessuna ha mai trovato la soluzione di un mistero italiano, tuttavia la cosa importante che una Commissione parlamentare di inchiesta politica deve fare è la ricostruzione dello scenario”. (Continua a leggere dopo la foto)
Come riportato dal Giornale, Purgatori ha poi aggiunto. “Su questo francamente non vedo controindicazioni sull’indagine penale. Nella mia esperienza sul caso Orlandi ho capito che c’erano cose di cui non si voleva parlare, ad esempio il ruolo dei servizi segreti”. Il giornalista ha anche parlato di una sorta di “strategia del silenzio” applicata dalla Santa Sede, giudicando positiva la volontà di papa Francesco di voler andare fino in fondo alla storia. (Continua a leggere dopo la foto)
Purgatori ha infine esaminato il comportamento del Vaticano sulla vicenda, che sarebbe mutato col tempo: “Negli anni l’atteggiamento della Santa Sede è stato duro e violento nei confronti di chi diceva cosa diverse da quelle che si volevamo sentire. Riguardo il ricatto finanziario della Santa Sede, fui rimosso dal servizio dal Corriere della Sera. Ci sono cose di cui non si è mai voluto parlare, ad esempio del ruolo dei servizi segreti. Non sono mai ascoltati e queste sono proprio le tipiche attività che può svolgere una Commissione d’inchiesta”.
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