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Caos biglietti Alitalia: non si potranno usare quelli venduti dalla vecchia compagnia. Chi pagherà i rimborsi?

Pubblicato il 28/05/2021 13:27 - Aggiornato il 28/05/2021 14:08

Ennesimo caos che poteva e doveva essere evitato: inutile che si impegnino tanto, non sanno fare altro che guai. Centinaia di migliaia di passeggeri hanno comprato e continuano a comprare i biglietti per volare nell’autunno 2021 con le tratte offerte dalla compagnia aerea Alitalia. Ma, cosa assurda, quando l’azienda Ita, Italia Trasporto Aereo, ovvero la società pubblica creata per rilanciare l’aviolinea tricolore, decollerà attorno a settembre, questa non potrà “ereditare” i biglietti emessi da Alitalia che nel frattempo dovrà smettere di volare. Sono i trattati con l’Ue a stabilirlo.

Chi si occuperà dei viaggi prenotati dai passeggeri e poi annullati perchè subentrata la nuova compagnia area? Ancora non si sa. Così come ancora non si sa cosa succederà ai biglietti che dovranno essere rimborsati. Parliamo di una cifra che viene stimata dal Corriere della Sera e che “potrebbe toccare i 200 milioni di euro alla fine di settembre”. Probabilmente toccherà al governo occuparsi dei rimborsi “tramite un fondo speciale” o tramite l’opzione che viene definita “riprotezione” ovvero i passeggeri saranno assegnati ad altri voli (sempre a spese delle casse pubbliche).

Quello che è certo è che la questione rimane tuttora uno dei grandi punti critici (rimasti ancora aperti, mentre gli acquisti procedono nella totale inconsapevolezza dei viaggiatori) dell’accordo tra Roma e Bruxelles per far partire ITA. Il quotidiano infatti riferisce che “una delle condizioni stabilite per determinare la discontinuità tra Alitalia e la nuova società è che quest’ultima non possa subentrare alle operazioni della vecchia compagnia prendendo il pacchetto di biglietti venduti per voli programmati però quando Alitalia non ci dovrebbe essere più”. Ma “le casse del vettore tricolore non hanno la liquidità sufficiente”.

Non solo l’accordo Italia Ue stabilisce questa condizione, ma da Bruxelles “spiegano che tocca l’Italia trovare una soluzione pratica questa richiesta di discontinuità”. Il problema è che non si conosce ancora la “data esatta in cui ITA decollerà e per questo Alitalia sta vendendo i biglietti per voli anche del 2022”.