Nella giornata del 1° dicembre si svolgerà l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin. Presso l’Istituto di medicina legale di Padova, mentre l’omicida Filippo Turetta di presenterà di fronte al giudice, si cercheranno di chiarire gli ultimi enigmi. L’orribile sospetto è che la giovane ragazza sia stata uccisa dopo una lotta disperata con il suo assassino. Avrebbe cercato di fermare la lama del coltello con le mani, poi c’è stato l’ultimo colpo, profondo e fatale, al collo. Una cosa che si fa persino fatica a scrivere, e riportare. Sul suo corpo ci sono 26 ferite. Turetta, dopo averla uccisa, l’ha lasciata in una scarpata vicino al lago di Barcis. Alcune di queste ferite sarebbero state inferte quando era già morta, altre segno del trascinamento del corpo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Stando a quanto riporta il Corriere le ferite alla testa sarebbero state causate, invece, dalla violenta caduta quando ha cercato disperatamente di scappare dall’auto di Turetta nell’area industriale di Fossò. Ma è su una ferita in particolare che si concentrerà l’esame autoptico che verrà eseguito dall’anatomopatologo Guido Viel: quella al collo, nello specifico “nella regione latero-cervicale sinistra” e “cervicale posteriore”, dai “margini netti”. Come riportano gli esperti, “una ferita profonda, segno di una coltellata letale, quasi istantanea, dopo che Giulia era già stata colpita molte volte”. È infatti questo un elemento decisivo per gli inquirenti per poter contestare a Turetta l’aggravante della “crudeltà”. (Continua a leggere dopo la foto)
L’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin
I tagli ai palmi delle mani, invece, fanno ipotizzare che Giulia abbia lottato con il suo assassino cercando di fermare le coltellate a mani nude. Questi e altri dettagli orribili serviranno per arrivare all’ergastolo. La dinamica è altrettanto agghiacciante: le prime coltellate vicino a casa, l’aggressione a Fossò quando Giulia era ancora in grado di correre via con Filippo Turetta che la insegue, la butta a terra e le fa perdere i sensi. Ma Giulia è ancora viva, fino al colpo finale al collo. I dettagli definitivi emergeranno dall’autopsia del 1° dicembre.
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