Continua il mistero della morte di Andrea Purgatori, avvenuta in modo improvviso. Così improvviso da lasciare tutti i suoi affezionati senza parola. Proprio mentre sembrava essere arrivato a un passo dalla svolta sul caso della sparizione di Emanuela Orlandi, il grande giornalista d’inchiesta si è spento a Roma, dopo pareri discordanti da parte dei medici che lo hanno seguito. Ora, però, arriva un’altra notizia. Gli accertamenti dei medici legali sono terminati: nel cervello di Andrea Purgatori non sono state rinvenute metastasi. Sono questi i risultati dell’autopsia disposto dalla procura di Roma per accertare le cause della morte del giornalista scomparso lo scorso 19 luglio. Purgatori aveva infatti dovuto affrontare un calvario ospedaliero durato per quattro mesi. (Continua a leggere dopo la foto)
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Da appurare, ora, come mai i dottori Marsella, Mauriello e Treglia non abbiano rinvenuto ciò che il collega Gianfranco Gualdi e il suo collaboratore, Claudio Di Biasi, avevano diagnosticato ad Andrea Purgatori quando si era affidato alle loro cure. I familiari del giornalista, assistiti dagli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni Silveri, hanno denunciato i fatti alla procura di Roma e i nomi di Gualdi e Di Biasi figurano nel registro degli indagati. Come spiega Repubblica, “è probabile che adesso i pubblici ministeri richiedano un incidente probatorio, una procedura che permetta di cristallizzare non solo l’autopsia, ma anche i referti iniziali, in particolare le lastre sulla base delle quali sono state diagnosticate le metastasi al cervello”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Andrea Purgatori, cosa dicono i risultati dell’autopsia
La certezza al momento è una sola: i risultati dell’autopsia dimostrano che le metastasi al cervello non ci sono, come invece avevano affermato i medici ora indagati e assistiti dall’avvocato Fabio Lattanzi. Imperizia? Negligenza? Le cause del decesso di Andrea Purgatori, tuttavia sono già state accertate, e non dipendono dalle metastasi ma da una coagulopatia dovuta al tumore primitivo al polmone.
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