La guerra esplosa improvvisamente dopo l’attacco di Hamas a Israele continua a spaventare l’Occidente, anche per il rischio che altri attori possano entrare in scena e rendere ancora più sanguinoso il conflitto. Con l’Europa già scossa e segnata dalle prime conseguenze: l’aeroporto di Amburgo è stato chiuso per il rischio di terrorismo e in tutte le princiapli città del Vecchio Continente si cerca di far fronte a eventuali rischi. Compresa Roma, dove l’attenzione principale è stata rivolta a sinagoghe, scuole ebraiche e al Ghetto ebraico: al momento, come spiegato dal Tempo, non è scattato un vero e proprio allarme terrorismo, ma uno stato d’allerta sì. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Ci siamo già attivati e si va verso un rafforzamento delle misure di sicurezza” ha spiegato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha anche riunito il Comitato di ordine e Sicurezza. “Questo senza pensare che abbiamo il nemico alle porte. Nessun allarmismo. L’esperienza ci insegna che dobbiamo farlo perché ciò che accade induce chi ha la responsabilità a non trascurare nulla”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Allerta terrorismo in Italia” dopo l’attacco di Hamas
Non trascurare nulla significa anche evitare di sottovalutare eventuali rischi di attentati al di fuori dei confini di Israele, anche se Hamas ha storicamente tenuto una dimensione territoriale. Così come sta succedendo, d’altronde, in tutta Europa: nelle scorse ore i caccia della Luftwaffe, l’aeronautica militare tedesca, hanno scortato un aereo civile in viaggio da Teheran ad Amburgo, a seguito di un allarme bomba. Il volo è stato scortato dopo essere entrato nello spazio aereo tedesco a est di Berlino fino all’atterraggio all’aeroporto di Amburgo. L’allarme è poi rientrato. (Continua a leggere dopo la foto)

Nel nostro Paese, come detto, è il Ghetto ebraico a essere al centro delle attenzioni, insieme alle sedi diplomatiche e alle rappresentanze Palestinesi, tra Aventino, San Giovanni e Villa Gordiani. Il Portico d’Ottavia è, in particolare, il luogo dove il livello di allerta è massimo, con vigilanza giorno e notte in vista delle celebrazioni per il 16 ottobre, data del rastrellamento del Ghetto.