La notizia ha fatto scoppiare subito la polemica. La Lega ha presentato una proposta di legge che prevedeva l’erogazione di un “bonus matrimonio” indirizzato unicamente a chi si sposa in chiesa. In serata fonti di Palazzo Chigi hanno precisato che la proposta è una iniziativa parlamentare e non è allo studio del governo e hanno proseguito dicendo che “nell’ambito di un quadro finanziario complesso l’Esecutivo è al lavoro per sostenere la famiglia con misure concrete e realizzabili, che saranno contenute nella legge di bilancio”. La proposta sul bonus matrimonio che raggiungerebbe la cifra erogata di 20mila euro, è stata depositata da Domenico Furgiuele. L’Ansa spiega che la proposta si baserebbe tra l’altro sulla detrazione del 20 per cento delle spese collegate alla celebrazione del matrimonio (religioso): dagli ornamenti in Chiesa, tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti, agli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il parrucchiere, il make-up e il servizio fotografico. Obiettivo dei proponenti è risollevare la sorte dei matrimoni (religiosi) in calo.
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