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Il ministro va in Procura. Si inizia a far luce sulle speculazioni del caro-carburante?

Pubblicato il 24/03/2022 18:04

Il ministro della Transizione Ecologica è stato convocato dopo le sue dichiarazioni sulle presunte speculazioni sul caro prezzi. L’inchiesta della procura di Roma sul «caro carburante» procede a piccoli passi: Roberto Cingolani è stato ascoltato a piazzale Clodio per circa 2 ore come persona informata sui fatti.
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Le presunte speculazioni

Riguardo le presunte speculazioni avvenute dopo l’aumento improvviso del prezzo del gas, dell’energia elettrica e dei carburanti, la magistratura ha aperto un fascicolo. L’inchiesta, coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi e dal procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli, è per il momento senza indagati, ma si punta a far luce sulle ragioni degli aumenti spropositati dei giorni scorsi. Secondo quanto appreso da La Stampa, il Ministro avrebbe deposto dichiarazioni «dettagliate e molto utili alle indagini».
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Le accuse del ministro

Cingolani, il 12 marzo scorso su Sky TG 24, aveva affermato: «Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi», «una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini». La Guardia di Finanza ha successivamente avviato i dovuti accertamenti. Ad ascoltare Cingolani sia il procuratore Lo Voi sia l’aggiunto Sabelli.
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Le associazioni si mobilitano

Nel frattempo il Codacons aveva presentato un esposto sia a ben 104 procure della Repubblica, su tutto il territorio nazionale, che all’Autorità garante della concorrenza, richiedendo un’indagine sugli esosi rincari dei prezzi del carburante alla pompa e sulle possibili speculazioni in atto, che avrebbero danneggiato consumatori ed imprese. «In questi giorni i listini dei carburanti venduti presso i distributori – sottolineava l’associazione consumeristica – sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%. In alcune zone del paese i carburanti hanno già sfondato la soglia dei 2,5 euro al litro, come Ischia (2,629 euro/litro), La Maddalena (2,589 euro/litro) e Ventotene (2,579 euro al litro)».
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La replica di FederPetroli

Dal canto suo, FederPetroli Italia, sentendosi chiamata in causa, ha tenuto a specificare che: «Le parole pronunciate dal ministro Cingolani sono riferite, da come abbiamo ben interpretato, ad una situazione energetica che il sistema dell’Oil & Gas sta vivendo a livello internazionale e non solo all’Italia. Si stanno strumentalizzando anche le parole di un ministro pur di fare confusione e criminalizzare i cattivi petrolieri».
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Siamo solo all’inizio

Il caro-carburanti è una storia destinata non finire troppo presto. Sono molte le ombre che si celano dietro ai rincari che hanno colpito duramente l’Italia in particolar modo, mettendo in ginocchio famiglie ed interi settori. Se delle speculazioni, in effetti, ci sono state, allora ci auguriamo che la magistratura possa far luce al più presto sulla questione, assegnando le dovute responsabilità a chi, eventualmente, ha approfittato di un momento tanto critico per tutto il Paese.

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