Fuori tempo massimo, e senza neanche troppa convinzione, l’Ue prova a chiedere scusa agli italiani ancora comprensibilmente infuriati per la gestione della pandemia, fin dalla sua genesi. Riconoscendo che in fondo il nostro Paese non aveva tutti i torti “nel momento in cui rivolse un appello all’Europa chiedendo solidarietà e coordinamento”. Parole di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, che ha così dato ragione all’Italia durante il convegno sullo Stato dell’Unione 2021 organizzato dall’Istituto Universitario Europeo di Firenze.

Von der Leyen ha riconosciuto il ruolo del nostro Paese nella prima fase dell’emergenza sanitaria e la necessità di intervenire a sostegno degli Stati membri per affrontare la congiuntura eccezionale. Insomma, si poteva e doveva aiutare di più l’Italia, primo Stato europeo a trovarsi a far fronte all’emergenza Covid-19. Peccato che nessuno lo abbia fatto, e scusateci se come spesso accade ci viene il sospetto che dietro le azioni (o non azioni) di Bruxelles ci sia almeno un pizzico di malafede.

La presidente della Commissione Ue ha poi risposta a distanza all’apertura di Joe Biden, che si è detto disponibile alla liberalizzazione dei brevetti per i vaccini: ““L’Ue è pronta a discutere qualsiasi proposta che affronti la crisi del Covid in modo efficace e pragmatico. Questo è il motivo per cui siamo pronti a discutere di come la proposta degli Stati Uniti per una deroga alla protezione della proprietà intellettuale dei brevetti per i vaccini Covid potrebbe aiutare a raggiungere tale obiettivo”.

Infine, von der Leyen ha difeso la campagna di vaccinazione europea, definendola “un successo” nonostante le tantissime critiche degli ultimi mesi, dai ritardi nella distribuzione dei vaccini alle cifre altissime sborsate alle multinazionali del farmaco, blindate da contratti che non prevedono alcuna responsabilità. “L’Europa ha ottenuto il suo successo, rimanendo aperta al mondo”. Forse ignora il fatto che nel Regno Unito, fuori dall’Ue, si sta già tornando alla normalità, e senza nessun obbligo di vaccinazione.
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