Un’escalation di violenza senza freni, che potrebbe coinvolgere il mondo intero. Questo il timore degli analisti di fronte alle azioni compiute da Hamas, tra uccisioni e cattura di ostaggi, seguite dalla caccia aperta da Israele ai terroristi ancora presenti nel Paese, in particolare due cellule dormienti pronte a mettere in campo attentati suicidi. La conta delle vittime di queste ultime,drammatiche ore è già altissima, con 700 morti e oltre 2.000 feriti, dei quali circa 300 sarebbero in gravi condizioni. I media parlano anche di 750 dispersi e di 170 ostaggi catturati, tra i quali 7 cittadini americani. Tra i morti ci sarebbero anche due turisti italiani, uccisi da un poliziotto mentre si trovavano ad Alessandria d’Egitto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Israele, in queste ore, ha chiesto ai suoi cittadini di abbandonare l’Egitto mentre i palestinesi morti sarebbero oltre 400 (2.200 i feriti). Colonne di carri armati israeliani si sono dirette verso la Striscia di Gaza, dopo che lo Stato ha annunciato di essere in guerra, con gli Usa che nel frattempo hanno spostato un gruppo di portaerei d’attacco nel Mar Mediterraneo orientale. Possibile, quindi, che la situazione possa precipitare ulteriormente nelle prossime ore. (Continua a leggere dopo la foto)
“Guerra globale”. Israele prepara la controffensiva su Hamas
Tra i timori di Israele, c’è che questa vera e propria guerra possa coinvolgere anche altri attori. Da qui la decisione di dislocare truppe al confine con il Libano, dove nelle scorse ore Hezbollah ha sparato proiettili di mortaio contro siti militari israeliani. A spaventare è anche la posizione dell’Iran, che ha definito l’operazione “legittima difesa della nazione palestinese”. (Continua a leggere dopo la foto)
Per il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, “il regime sionista e i suoi sostenitori sono responsabili dell’instabilità nella regione”. Secondo Maurizio Molinari, direttore de La Repubblica, le prove di un coinvolgimento dell’Iran dietro l’attacco contro Israele sarebbero evidenti. E il rischio di un conflitto globale, esteso ad altre nazioni, sembra farsi decisamente più alto col passare delle ore.