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“Gli under 50 non devono essere vaccinati”. La raccomandazione ufficiale dello Stato europeo che cambia tutto

Pubblicato il 15/09/2022 20:28

L’Autorità sanitaria danese ha pubblicato sul suo sito ufficiale, in data martedì 13 settembre 2022, un interessante aggiornamento. Stando a quanto si legge, la Danimarca non offrirà più richiami e vaccini alle persone sotto i 50 anni. Questa nuova politica è comunque relativamente flessibile: se individui sotto i 50 anni ritengono di essere a rischio, possono comunque ottenere il richiamo. Il crisma adottato è dunque quello della libera scelta.
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Il menu a tendina si apre con una voce intitolata “Perché le persone sotto i 50 anni non dovrebbero essere ri-vaccinate?”. La spiegazione fornita dalle autorità è eloquente: “Lo scopo del programma di vaccinazione è quello di prevenire malattie gravi, ospedalizzazione e morte. Pertanto, alle persone con il rischio più elevato di ammalarsi gravemente verrà offerta la vaccinazione di richiamo. Lo scopo della vaccinazione non è quello di prevenire l’infezione da covid-19, pertanto alle persone di età inferiore ai 50 anni non viene attualmente offerta la vaccinazione di richiamo”. La plastica dimostrazione della differenza tra un Paese gestito da Speranza ed uno gestito da persone ragionevoli.
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La spiegazione continua poi fornendo una serie di spunti derivanti probabilmente dalle ultime evidenze scientifiche. Le stesse di cui spesso scriviamo anche su queste pagine. “Le persone di età inferiore ai 50 anni non sono generalmente a rischio particolarmente elevato di ammalarsi gravemente a causa del covid-19. Inoltre, le persone più giovani di età inferiore ai 50 anni sono ben protette dall’ammalarsi gravemente di covid-19, poiché un numero molto elevato di loro è già stato vaccinato ed è stato precedentemente infettato da covid-19, e di conseguenza esiste una buona immunità tra questa parte della popolazione”.
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Un po’ quello di cui si discuteva negli ultimi giorni in Italia dunque. Solo che in terra nostrana le Autorità hanno avviato un’altra campagna vaccinale, mentre Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, incalzato sulla questione dai microfoni di Fuori dal Coro martedì sera, ha pronunciato un farfugliante “Stiamo valutando”. Dunque, in Europa c’è chi “valuta” e c’è invece chi agisce. Un po’ quello che si sta vedendo anche sulla questione degli aiuti sul caro bollette.

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