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“Vaccini, il governo dà la caccia a minori e guariti. Sbagliando”: gli esperti smontano la strategia di Draghi e Speranza

Pubblicato il 08/09/2022 13:30

Un governo che continua a mettere nel mirino i giovani cercando di costringerli a vaccinarsi contro il Covid e allo stesso tempo non lascia in pace i guariti. Questo il quadro che emerge dalle ultime mosse dell’esecutivo Draghi, come spiegato da Claudio Giorlandino, direttore scientifico dell’Istituto di ricerca Altamedica, intervistato da Patrizia Floder Reitter sulle pagine della Verità. Il medico ha anticipato il contenuto dello studio presentato al congresso nazionale della Società italiana di genetica umana (Sigu) a Trieste.

“Nessun soggetto che ha superato l’infezione è mai finito in un reparto di rianimazione a causa del Covid – ha spiegato Giorlandino – ovviamente può accadere che di nuovo si contagi, ma non può mai ammalarsi di Covid”. Eppure la circolare del ministero della Salute raccomanda il vaccino bivalente “come dose di richiamo nei soggetti di età superiore a 12 anni che abbiano completato un ciclo primario di vaccinazione”. Non solo gli anziani e i fragili, dunque, ma tutti gli italiani sono nuovamente nel mirino.

Secondo Altamedica “i nuovi vaccini Pfizer che l’industria statunitense sta cercando di introdurre con la modificazione dell’Rna attivo contro nuove varianti Omicron risultano destituiti di utilità”. “Uno studio sperimentale eseguito su un numero considerevole di soggetti che avevano contratto l’infezione – ha aggiunto Giorlandino – dimostra che i linfociti B sono pronti a riattivarsi immediatamente allorché vengano nuovamente a contatto con il virus”.

“Ovviamente – ha puntualizzato lo specialista – non vi sono paragoni sull’efficacia dell’immunità naturale rispetto a quella modesta e limitata post vaccinale. I vaccini sono attivi solo contro una parte del virus, la proteina Spike, mentre gli anticorpi naturali sono attivi contro tutto il patogeno e non temono le varianti”. Parlare di quarta dose per chi è guarito dal Covid, dunque, non sembra avere senso. Eppure dalle parti del ministero della Salute nessuno vuole convincersene.

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