L’Europa, a guardar bene, è un vero e proprio affare. Non per tutti, però. Di certo, non per l’Italia, che anzi a causa della concorrenza sleale che subisce da Paesi “a fiscalità privilegiata”, soprattutto quelli del Vecchio Continente, finisce per rimetterci ogni anno 12,3 miliardi di dollari. Sì, avete capito bene. Una cifra mostruosa, calcolata dall’organizzazione inglese Tax Justice Network, che da oltre vent’anni si batte per mettere fine a un’ingiustizia che pesa, e parecchio, sulle nostre casse.

Il dato pubblicato dall’organizzazione inglese è riferito al 2019 e fornisce perfettamente la stima di un fenomeno di dimensioni clamorose, intollerabili: con i soldi che ogni anno il nostro Fisco si vede sottrarre in maniera illegittima, infatti, La Stampa ha calcolato che sarebbe possibile assumere e pagare 379.380 infermieri in più.

Le risorse perse, secondo Tax Justice Network, corrispondono al 9% della spesa per la sanità e poco meno del 15% di quella per scuola ed eduzione. Chi sono, nello specifico, i soggetti che sottraggono all’Erario cifre così imponenti? Soprattutto, ovviamente, multinazionali e società di capitali, che ogni anno fanno magicamente sparire circa 9 miliardi. Altri 4 sono invece riferibili a persone fisiche. Dove finiscono questi soldi? Anche qui, purtroppo, la risposta non è affatto sorprendente.

Responsabili di questa fuga di capitali sono infatti, innanzitutto, altri Paesi membri dell’Unione Europea, capitanati dall’Olanda che da sola è causa del 16% dei mancati incassi fiscali. Seguono Usa, Lussemburgo, Germania e Francia. Presenti in classifica anche gli Emirati Arabi, al nono posto della classifica con un peso di circa il 3% del totale.
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