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“Bonus mutuo” di 760 euro, ecco a chi spetta: requisiti e procedura per ottenerlo. La guida

Pubblicato il 03/04/2024 18:00 - Aggiornato il 03/04/2024 18:01

Le problematiche relative ai mutui, le cui rate sono schizzate alle stelle, discendono da fattori endogeni, come il forsennato rialzo dei tassi di interesse periodicamente stabilito dalla Bce, ed esogeni, come l’infelice congiuntura geopolitica in cui ci troviamo. Il tutto si ripercuote sulle tasche dei cittadini, sicché una parziale boccata d’ossigeno può giungere dal bonus che può arrivare sino ai 760 euro introdotto dal governo Meloni. Naturalmente, non tutti i mutui che sono stati accesi potranno beneficiare del bonus. Una prima condizione è che il mutuo riguardi un’immobile ad uso abitativo, in cui si decida di risiedere. Né case da affittare, né uffici, dunque. Ma i vincoli cui è soggetta la corresponsione del mutuo sono molteplici, quindi esaminiamo nel dettaglio le caratteristiche principali della misura. La normativa prevede detrazioni sugli interessi del mutuo ipotecario stipulato per l’acquisto della casa adibita a residenza. Per la precisione, il Bonus mutui 2024 consiste nella detrazione sugli interessi passivi del mutuo acceso per l’acquisto di casa, ovvero quelli che il mutuatario deve pagare alla banca come compenso per aver ricevuto il denaro necessario per l’acquisto. (Continua a leggere dopo la foto)

La misura

La misura è destinata a colui che è proprietario dell’immobile, firmatario del contratto di finanziamento e residente nell’abitazione. Non solo: deve trattarsi di un mutuo ipotecario, ovvero la caratteristica fondamentale che dovrà essere inclusa nel contratto di mutuo è che lo stesso dovrà essere garantito da un’ipoteca immobiliare. Per ottenere il rimborso dell’Irpef fino a 760 euro, inoltre, è necessario che il mutuo casa sia stato stipulato non più di un anno prima dell’acquisto dell’abitazione messa a garanzia. Tecnicamente, dunque, più che di bonus dovremmo parlare di un’agevolazione fiscale che consente di detrarre nella dichiarazione dei redditi gli interessi passivi versati alla banca, nonché le relative spese e oneri accessori.  Gli interessi che possono essere portati in detrazione con questa nuova misura sono quelli corrisposti ogni anno all’istituto di credito tramite il pagamento delle rate. Tale parte di interessi può essere portata in detrazione fino a 4.000 euro.  Per essere più precisi, la detrazione fiscale viene calcolata al 19% su un importo massimo di 4.000 euro, che equivale a un rimborso potenziale, appunto, di 760 euro. Nel caso in cui l’importo degli interessi passivi da corrispondere all’istituto finanziario annualmente risulti essere inferiore a 4mila euro, come si legge sul portale QuiFinanza, conseguentemente anche l’importo del bonus sarà rapportato alla cifra effettiva. (Continua a leggere dopo la foto)

Le eccezioni

Da tenere presente che la detrazione degli interessi passivi sarà sempre in proporzione all’entità del costo dell’immobile. Se il mutuo sarà di importo superiore a quello dell’immobile, il beneficio fiscale sarà limitato alla somma di denaro destinata all’acquisto della casa. Vediamo, ora, le eccezioni. Il beneficio fiscale persiste anche nel caso in cui il contribuente debba trasferire la propria residenza per motivi lavorativi o per cure in istituti di ricovero o sanitari, a patto che l’immobile oggetto del mutuo non venga affittato. Inoltre, il vantaggio fiscale si estende anche ai genitori separati che, pur non risiedendo più nell’immobile precedentemente adibito ad abitazione principale dal nucleo familiare, mantengono il diritto alla detrazione per gli interessi passivi del mutuo qualora un familiare continui a risiedere nell’abitazione.

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