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Aiuti UE, la Germania (come al solito) si prende tutto: 1.000 miliardi su 1.900

Pubblicato il 04/05/2020 10:14

La situazione all’interno del quadro europeo che avevamo visto e approfondito (https://www.ilparagone.it/senza-categoria/aiuti-delleuropa-si-ma-solo-alla-germania-piu-della-meta-vanno-ai-tedeschi/) si riconferma. Lo spiega bene il quotidiano “Il sole 24 ore”. 1.900 miliardi di aiuti sono stati autorizati dalla Commissione dell’Unione Europea per sanare le economie in crisi; di questi più della metà, 1.000 miliardi  sono per finanziare l’economia tedesca. 

Risulta così che solo il 52% del totale ammontare è per la Germania, staccati di molto sono Francia e Italia con il 17%, 320 miliardi ciascuna; seguiti da Regno Unito 4%, Belgio 3% e tutti gli altri sotto il 2%. Bruxelles ha semplificato le procedure e ridotto i tempi per l’autorizzazione dei fondi, ma è evidente che ci sia uno sbilianciamento enorme che danneggerà il mercato unico.

Il rischio che si corre è che gli Stati membri che dispongono di una condizione economica migliore, riescano ad approfittare di questo momento fragile, in cui sono stati sospesi Patto di stabilità e le norme consuete sugli ‘aiuti di Stato’, per “ricoprire le proprie imprese di denaro”, rafforzando le proprie, rispetto a quelli degli altri Paesi, si andrebbe a falsare la concorrenza sul mercato unico.

Non a caso, come abbiamo riportato nell’articolo (https://www.ilparagone.it/attualita/liberi-tutti-ue-nessun-vincolo-e-la-germania-come-al-solito-se-ne-approfitta/), era proprio la Germania a voler alzare il tetto per le notifiche, impendendo alla Commissione, sotto la cifra dei 3 miliardi, di effettuare i controlli. Mirati a stabilire se i fondi pubblici siano utilizzati esclusivamente “per tamponare i danni del virus” e non per ridisegnare il proprio apparato riproduttivo. 

È chiaro che chi può ne sta già approfittando a proprio vantaggio e a rovina delle interdipendenze economiche tra gli Stati membri. Come afferma un portavoce della Commissione che fa capo a Vestager, vicepresidente della Commissione Europea e commissario europeo per la concorrenza: “Sono enormi le differenze nell’ammontare degli aiuti concessi. Non si può escludere che qualcuno ne stia già approfittando”.  

Sotto il naso di tutti sta succedendo proprio quello che non sarebbe consentito, come lo definisce Bruxelles “indebite distorsioni alla parità di condizioni nel mercato unico”. Come abbiamo già detto, non è questa Unione Europea, ma Unione a misura di Germania.