Qualcuno lo ricorderà come uno degli interpreti del film “La paranza dei bambini”, Orso d’Argento a Berlino nel 2019, qualcun altro lo ricorderà, invece, per la sua presenza costante nei video del misterioso cantante Liberato. Ebbene, solo il ricordo rimane di Adam Jendoubi, che a soli 23 anni ci ha lasciato per le conseguenze, manco a dirlo, di un “malore improvviso”. Il giovane attore e modello napoletano era stato trovato privo di sensi a Capodanno. Dopo essere stato a una festa, il giovane era stato ritrovato privo di sensi in viale delle Terme, a Castellamare di Stabia. I primi test tossicologici non avevano riscontrato tracce di alcol e stupefacenti, mentre una tac aveva evidenziato un grave edema cerebrale. Dopo aver perso conoscenza era caduto a terra, provocandosi anche gravi lesioni al volto. Da lì la corsa in ospedale, poi le cure e gli esami per risalire alla causa dell’arresto cardiaco, ma tutto è stato invano. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
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Chi era Adam Jendoubi
Dopo nove giorni di coma, la conferma della sua morte è arrivata per conto del fratello, Habib, il quale ha dato la notizia attraverso un post su Instagram, aggiungendo che è stato autorizzato l’espianto degli organi, in accordo con le precise volontà del 23enne. Cresciuto nel popolare e popoloso rione di Forcella, Adam era metà polacco e metà algerino. Ecco perché Roberto Saviano, autore del libro “La paranza dei bambini”, da cui era tratto l’omonimo film, non ha perso tempo per buttarla in politica: “Figlio di due migranti”, quello Saviano evidentemente ha ritenuto importante sottolineare, “Adam aveva il viso della nuova Italia”. Sui social, il fratello di Adam Jendoubi, ha voluto ricordarlo con un lungo ed emozionante messaggio, che riprendiamo per esteso da Vanity Fair: “Sangue mio, spero che hai finito di soffrire hai dimostrato di essere un leone fino alla fine, uomo vero con valori e principi, scegliendo già a 18 anni che il giorno della tua morte avresti voluto donare gli organi e così hai fatto. Vita mia, nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta e tu vivi e vivrai sempre in me. Rest in Power, vita mia, buon viaggio”. La pagina dei fan di Liberato ha, invece, pubblicato un ricordo di Adam Jendoubi preferendo citare alcune parole del brano “Tu t’e scurdat’ ‘e me” : Cade ‘ncopp ‘o golfo na stella. “La stella che ora protegge il golfo sei tu”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Una amara riflessione
Ora, non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo esimerci da una amara riflessione. Non è affatto normale che a 23 anni, nel cuore dell’età più verde, si muoia per arresto cardiaco. Non è affatto normale, eppure i problemi cardiovascolari nei soggetti giovani sono sempre più diffusi, così come i cosiddetti “malori improvvisi”, una definizione fredda e asettica che nasconde l’anomalia delle statistiche impazzite, guarda caso, sin dalla primavera del 2021, in coincidenza e a seguire i picchi della vaccinazione contro il Covid-19. Nel corso dei mesi, abbiamo citato innumerevoli e autorevoli studi sul tema, che ben illustrano la correlazione, che viene invece ignorata o addirittura negata dalla comunità medico-scientifica, che preferisce voltarsi dall’altra parte, laddove fino a poco tempo fa era in grado di dirci se un fantomatico virus colpisse le persone sedute o quelle in piedi.
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