Una nuova categoria, al limite della ludopatia se non oltre. Persone che inondano puntualmente i gruppi Facebook e Telegram dedicati al “cashback”, l’iniziativa voluta a tutti i costi dal governo Conte bis come misura di contrasto per l’evasione fiscale. E che ha finito, invece, per ossessionare gli italiani che hanno deciso di prendervi parte, che oggi scrivono messaggi del tipo “Faccio sei transazioni lecite al giorno”, “Cerco di dividere la spesa ma spesso diventa un problema”, “16 supermercati nel raggio di un chilometro a piedi da casa hanno fatto la differenza” e via dicendo.

Il meccanismo del cashback, presentato in pompa magna a suo tempo da quel Conte ora prossimo a diventare leader del M5S, prevede la possibilità di ricevere un bonus del 10% su tutte le spese sostenute con bancomat e carta di credito nell’arco di 6 mesi, per un totale massimo di 150 euro. Un sistema al quale è stato poi affiancato il cosiddetto “Super Cashback”, 1.500 euro da destinare ai 100 mila utenti che hanno registrato più transazioni sempre in un periodo di 6 mesi.

Iniziativa che, oltre alla dubbia utilità sottolineata da tanti economisti col passare delle settimane, ha avuto anche l’effetto indesiderato di stravolgere la vita di alcuni italiani, finiti nel tunnel di una vera e propria dipendenza che li sta portando a spese sempre maggiori per riuscire a entrare tra i primi 100 mila per acquisti effettuati e ottenere così il super bonus. Con alcune categorie, come i benzinai, nel frattempo sul piede di guerra: la notte, ci sono clienti che effettuano rifornimenti da pochi centesimi l’uno così da accumulare transazioni e scalare la classifica.

Una vera e propria droga, per qualcuno. Con utenti che spiegano sui gruppo: “Prendiamo, ad esempio, le bottiglie di acqua. A cosa serve spaccarsi la schiena per trasportare pacchi di 6 bottiglie da 2 litri? Eppure lo facevamo tutti. Niente di più assurdo che costringere una vecchietta a trasportare un pacco di 12 litri fino a casa! Ora compro sempre una bottiglia alla volta, e ne vado fiero”. Altri controllano costantemente la classifica, nella speranza di non vedersi superati. C’è tempo fino al 30 giugno, quando scadrà il primo round. Da luglio, poi, si ripartirà da zero, con tempo per gli acquisti fino al 31 dicembre 2021.
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