In questi mesi estivi la Guardia di Finanza è alle prese con il piano straordinario di controlli. Dagli affitti in nero allo sfruttamento dei lavoratori, dalle frodi sui carburanti alla contraffazione di prodotti venduti sulle spiagge e nelle città d’arte, ce n’è per tutti i gusti. Ma vediamo in sintesi i casi di frode e di evasione su cui sono concentrate le Fiamme Gialle.
Si parte dagli affitti in nero. L”80% degli operatori turistici controllati dalla Gdf ha dichiarato agli Enti territoriali competenti di disporre di un numero di camere e/o posti letto inferiore a quelli effettivamente riscontrati all’atto delle ispezioni sul luogo. Un giro d’affari, quello dei posti letto dichiarati per difetto, che ha fatto mergere ricavi non dichiarati per oltre 1 milione di euro.
Po ci sono i B&B inesistenti per il fisco, ma cliccatissimi online. Strutture ricettive irregolari o abusive sprovviste delle necessarie autorizzazioni di inizio attività rilasciate dal Comune e non in regola con gli obblighi tributari. E cosa dire della piaga più grande, quella del lavoro irregolare? Il Capolarato, oltre a sfruttare e truffare i lavoratori, truffa anche l’Inps.
Sono state scoperte organizzazioni ritenute responsabili di truffa ai danni dell’Inps, favoreggiamento all’immigrazione clandestina e caporalato. Le investigazioni hanno consentito di accertare indebite indennità a favore di falsi braccianti agricoli per un milione di euro. Lavoratori in nero o clandestini – pagati 4 euro l’ora – sono stati scoperti al termine di varie indagini.
Nel capitolo dell’abusivismo commerciale rientrano le guide turistiche fai da te (tour di circa un’ora che ogni comitiva paga all’accompagnatore l’importo complessivo di 100 euro); prodotti ittici venduti irregolarmente e clandestinamente; ambulatori medici abusivi; la filiera del falso che produce oltre 1 milione di prodotti contraffatti e con loghi mendaci.
Il clou viene raggiunto con il mondo dei giochi e delle scommesse, con apparecchi abusivi, schede illegali non collegate alla rete dei Monopoli, Internet Point dediti all’esercizio abusivo di servizi di pagamento e finanziamento con il sistema “hawala”, comunemente in uso in molti Paesi di cultura e tradizione islamica.
Molto in voga anche il contrabbando di sigarette e alcol. In pochi giorni sono state sequestrate oltre 10,5 tonnellate di bionde e arrestate molte persone per traffico illecito. Nel capitolo mare, invece, trovano posto barche non a norma e, ancor più grave, organizzazioni criminali transnazionali dedite a organizzare “viaggi fantasma” di migranti tra la Tunisia e le coste meridionali del trapanese, con connesso traffico di sigarette di contrabbando destinate prevalentemente al mercato palermitano.
Con gommoni potenti e molto veloci, di notte, i membri dell’organizzazione trasportavano dalle coste tunisine a quelle siciliane 10-12 migranti alla volta – costretti a pagare tra i 1.500 e i 4mila euro – e tra i 250 e i 300 chili di sigarette.
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