Ambarabà cicì e cocò, questa poltrona a chi la dò? Continua l’imbarazzante soap opera del mercato delle poltrone, garantita l’autenticità del Made in Italy.
Questa volta a intrattenerci è il senatore di Forza italia Luigi Vitali, che con un ripensamento degno delle migliori performance di Valentino Rossi ha dapprima allargato i suoi orizzonti, per poi ripensarci, curvare e tornare indietro.
Oggi (28 gennaio) affaritaliani.it riferisce riferendosi a Vitali: “ieri sera aveva annunciato di lasciare FI per andare a sostenere un governo guidato da Conte, ci ripensa e questa mattina in una nota fa sapere: “Ribadisco dunque nessun appoggio politico al Conte Ter”.
Il senatore resta dunque iscritto al gruppo di Forza Italia e ci tiene a precisare: ”Nelle scorse ore ho avuto modo di interloquire con il Presidente del Consiglio Conte sottoponendogli l’urgenza e l’importanza per il Paese di una riforma complessiva della Giustizia dichiarando il mio appoggio ad un ritorno allo stato di diritto e di garanzie nel processo”.
Prosegue aggiungendo: “È inaccettabile pensare che in un Paese civile siano stati aboliti i termini della prescrizione quando i processi hanno una media di durata al di la’ di tutti gli standard europei. Questo ragionamento condiviso con Conte era nel solco di quanto gia’ dichiarato dal Presidente Berlusconi sull’apertura ad un Governo Istituzionale e a quanto dichiarato dal segretario Matteo Salvini circa la volonta’ di parlare con chiunque a patto che fossero messi al centro i contenuti di una piattaforma di Governo che prevedesse tra gli altri una riforma della Giustizia e Fiscale. Percorsi utili ed essenziali per evitare elezioni anticipate che tutt’ora ritengo insensate. Ribadisco dunque nessun appoggio politico al Conte Ter”.