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“Vergogna e orrore”. Pedofilia, il rapporto choc sugli abusi dei preti

Pubblicato il 05/10/2021 15:56 - Aggiornato il 07/12/2022 18:44

In Francia i vescovi hanno chiesto a una commissione indipendente di effettuare un’indagine volta a rilevare il fenomeno di abuso sui minori all’interno del contesto ecclesiastico. Ebbene questo report è stato fatto e i risultati che sono stati pubblicati e prodotti dall’indagine sono scioccanti.

Dopo due anni e mezzo di lavoro, la Commissione indipendente sulla pedofilia nella Chiesa (Ciase), che è stata istituita su mandato della Conferenza dei vescovi francese (Cef) e della Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia (Corref), ha pubblicato il suo rapporto di ben 2.500 pagine. (Continua dopo la foto)

Il report della commissione indipendente ha rivelato non solo che il numero di casi è importante ma anche che la pedofilia ha un «carattere sistemico» dentro l’istituzione ecclesiastica. Nello specifico le rilevazioni hanno riguardato l’arco temporale che copre gli ultimi 70 anni. Dal 1950 a oggi 330 mila persone sono state vittime di atti di pedofilia nella Chiesa francese. Due terzi (216 mila) a opera del clero, le altre a opere di laici, volontari o stipendiati dalla Chiesa, nelle sacrestie, scuole cattoliche, classi di catechismo, colonie di vacanza. Finisce così l’idea di casi isolati a opera di poche “mele marce”, il fenomeno tratta di abusi di massa. 

Si potrebbe pensare che in realtà il fenomeno degli abusi su minori interessi indistintamente la categoria ecclesiastica così come tutte le altre, ma è davvero così? Per la prima volta grazie alle rilevazioni effettuate da questa Commissione è possibile rispondere di no, infatti, nel mondo religioso “i bambini rischiano almeno due volte di più di essere vittime di abusi sessuali”. (Continua dopo la foto)

La commissione Sauvé mostra che c’è una specificità della Chiesa: nello stesso periodo di 70 anni le vittime di pedofilia nelle scuole pubbliche sono stimate in 141 mila, 103 mila nelle attività sportive, 103 mila anche nelle colonie di vacanza e strutture collettive per l’infanzia e 51 mila nelle attività artistiche e culturali. Viene calcolato anche un tasso di prevalenza, ovvero, il rischio per un bambino di essere vittima di atti di pedofilia in una certa istituzione, in base al numero di bambini che la frequentano. Questo indice è pari a 1,16% nella Chiesa (0,82% relativo agli atti del solo clero), mentre si ferma a 0,36 nelle colonie, 0,34 nelle scuole pubbliche e 0,28 nello sport. 

Jean-Marc Sauvé, presidente della Commissione, ha concluso il suo intervento dichiarando: “Voglio esprimere la nostra gratitudine alle vittime che si sono rese disponibili a collaborare con la nostra commissione, senza le quali non avremmo potuto fare nulla. Pensiamo anche a coloro che non hanno potuto incontrarci. Sono senza dubbio quelle che soffrono di più, ed è con loro che voglio terminare”. 

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