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“L’hanno cacciata da 3 ospedali”. La rabbia dei parenti di Valeria, 27 anni: una morte assurda

Pubblicato il 11/01/2023 12:15 - Aggiornato il 12/01/2023 10:52

Era stata in ospedale ben sette volte, in quattro strutture diverse della capitale. Lamentando dolori che però, secondo ogni medico che l’aveva visitata, non avrebbero dovuto allarmarla più di tanto. E invece Valeria Fioravanti, impiegata di Aeroporti di soli 27 anni, è morta per una meningite batterica che nessuno è stato in grado di diagnosticarle in maniera corretta. Questa la ricostruzioni fatta dai famigliari della giovane, che come spiegato da Repubblica hanno deciso di denunciare quanto accaduto nelle ultime settimane. Una tragedia assurda iniziata la sera di Natale, quando Valeria si era recata al policlinico universitario Campus Biomedico per rimuovere un ascesso. Due giorni dopo, vedendo che la ferita si era infettata, era tornata all’ospedale, dal quale era stata però prontamente dimessa. (Continua a leggere dopo la foto)
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Valeria Fioravanti muore di meningite

Nonostante le rassicurazioni dei medici, Valeria era tornata nuovamente in ospedale il 29 dicembre perché, nel frattempo, le sue condizioni di salute erano peggiorate: forti dolori alla testa, alla schiena, al collo. Si era sottoposta a una visita presso il pronto soccorso dell’ospedale Casilino. Diagnosi, secondo quanto riportato dalla famiglia: cefalea, con conseguenti dimissioni accompagnate dalla prescrizione di semplici infiammatori. (Continua a leggere dopo la foto)

Il giorno dopo, in preda a dolori ancora più forti, la donna era poi tornata in ospedale, finendo però cacciata secondo un parente che l’aveva accompagnata: “Le hanno detto che esagerava e hanno minacciato un intervento delle forze dell’ordine”. Nel frattempo però i sintomi avevano continuato a peggiorare, spingendo la donna a cambiare struttura e rivolgersi al San Giovanni. La diagnosi, stavolta, sarebbe stata “protrusioni alla colonna, da combattere con un collare e gli antinfiammatori”. (Continua a leggere dopo la foto)

Valeria Fioravanti muore di meningite

Soltanto il 5 gennaio, finalmente, un medico aveva avuto l’intuizione giusta, confermata da un esame al midollo che aveva evidenziato una meningite. Troppo tardi, però, poco dopo la donna era entrata in coma, con il primo posto in terapia intensiva che si era liberato solo 4 ore dopo. L’operazione d’urgenza si era rivelata, purtroppo, vana.

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