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“Senza vaccino non può operarsi”. La rabbia di Vicki, madre di due figli: “Mi negano il trapianto”

Pubblicato il 15/02/2023 13:57

Trapianto negato perché la paziente non era vaccinata contro il Covid, nonostante avesse un’esenzione medica. Una storia che ha fatto il giro del mondo quella di Vicki Derderian, originaria di Melbourne, costretta a fare affidamento su un dispositivo di assistenza ventricolare per mantenere il suo cuore funzionante e alla disperata ricerca di un nuovo organo dal 2020. Stando a quanto riportato dal New York Post, la donna aveva rifiutato negli ultimi anni di sottoporsi alla vaccinazione perché temeva che potesse aumentare il rischio di malattie cardiache come miocarditi e pericarditi, che nel suo caso avrebbero potuto avere conseguenze devastanti. Attraverso i social la donna, madre di due figli, ha espresso la sua frustrazione nei confronti del Dipartimento della salute dell’ospedale Victoria dopo essersi vista negare l’intervento: “Sono pronto per entrare nella lista dei trapianti di cuore dal punto di vista medico. Ma i protocolli anti-Covid me lo impediscono”. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Pazienti come me – ha scritto la donna – vengono messi all’angolo e costretti a vaccinarsi contro la propria volontà. In caso contrario, niente cure salvavita. E i medici sono costretti ad adeguarsi ai protocolli, altrimenti temono di poter perdere il proprio posto di lavoro”. (Continua a leggere dopo la foto)

Sulla vicenda è intervenuto l’ex capo della sanità australiana Nick Coatsworth, che ha espresso empatia per la situazione della signora Derderian, ma ha ribadito la necessità di rispettare le regole. Secondo il medico, infatti, in caso contrario il paziente correrebbe il rischio di contrarre il Covid in ospedale, con possibili complicazioni del quadro clinico. (Continua a leggere dopo la foto)

La posizione di Coatsworth non ha però placato le tante proteste subito iniziate in rete. Alcuni utenti hanno insistito sul fatto che il vaccino non prevenga la possibilità di contrarre il Covid, altri si sono chiesti come mai non venga tenuto in considerazione il fatto che i farmaci potrebbero comportare il rischio di miocarditi e pericarditi, argomento sul quale la comunità scientifica si sta ancora interrogando.

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