Sarà ancora più difficile per il governo italiano che ha riempito di bugie i cittadini, e per l’intero Sistema che si è creato intorno e sui vaccini, tenere nascosta la verità. Il vaso di Pandora è stato infatti aperto. Dopo ormai più di un anno di controinformazione, faticosa e boicottata, la verità ha distrutto la diga dei governi e di Big Pharma e sta allagando tutto. I danneggiati dal vaccino contro il Covid non ci stanno e hanno deciso di mettersi insieme, a livello mondiale. Parliamo di centinaia di migliaia di persone, che da perfettamente sane si sono trovate malate dopo l’inoculazione. Alcune di loro, addirittura, sono morte, e ora sono i familiari a portare avanti la battaglia. Come racconta Marianna Canè su La Verità, tutte queste persone “hanno deciso di riunirsi all’interno di una grande rete internazionale chiamata Jab injuries global. Obiettivo? Chiedere a gran voce delle risposte su tutto quello che è accaduto e che continua ad accadere, perché, Jab injuries global «è un ponte per collegare tutto il mondo, per mostrare che quando ci sono dei rischi, ci deve anche essere la possibilità di scelta e la dimostrazione dei rischi sono proprio le vittime del vaccino»”. (Continua a leggere dopo la foto)
Lo scopo è quello dunque di combattere a colpi di testimonianze, dati e fatti di “persone reali, storie reali, danni reali” e aumentare la consapevolezza globale. “Jab injuries global è presente in 31 nazioni, dagli Stati Uniti a Singapore, dalla Germania all’Indonesia”, spiega a La Verità (che insieme a noi è in prima linea e fin dal primo momento in questa battaglia) Roberto Baima del direttivo del Comitato “Ascoltami”, che in Italia si occupa di chiedere diagnosi e cure, tanto da aver persino chiesto ufficialmente l’apertura di una commissione d’inchiesta parlamentare sui vaccini. “Mi hanno contattato pochi giorni fa, vogliono farci gestire la sezione italiana”, spiega Baima, “stanno creando un coordinamento che unisce tutti i danneggiati. Loro raccolgono storie di effetti avversi, un po’ come noi stiamo facendo in Italia e la cosa più impressionante è che i loro dati e le loro testimonianze sono simili a quelli che abbiamo qui”. (Continua a leggere dopo la foto)
Una straordinaria convergenza in tutto quello che sta emergendo, in Italia come nel resto del mondo. “Ci sono malati abbandonati dalle istituzioni la cui unica colpa è voler essere ascoltati. Nel riportare quella che definiscono «la voce del ferito», i membri di Jab injuries global sottolineano i dati che uniscono tutte le nazioni: l’elevata percentuale di donne colpite (circa il 75% secondo l’organizzazione), e la maggior frequenza di problemi cardiaci nelle fasce più giovani, tra i 18 e i 35 anni, soprattutto maschi. E poi ci sono le esperienze di vita, pubblicate quotidianamente nelle sezioni di ogni Paese. Leggendole sembra che si riproponga un racconto già sentito qui in Italia”. Isolamento, abbandono e mancanza di cure. Le istituzioni che ignorano completamente il fenomeno, forse per paura, appunto, che emerga la verità. (Continua a leggere dopo la foto)
“Tra le esperienze che vengono pubblicate in tutto il mondo, non ci sono solo quelle relative ai problemi al cuore, che sono comunque le più diffuse. C’è anche chi brucia completamente, assalito da questo fuoco all’interno del corpo”. E il brutto è che non solo queste persone non vengono assistite e ignorate, peggio vengono additate come no vax, ma se fosse stato cosi non si sarebbero vaccinati. C’è una stigmatizzazione insopportabile. Ma ora basta. La rete internazionale porterà a galla la verità sui vaccini anti Covid, e speriamo accada ancora di più prima che in autunno milioni di persone vengano di nuovo costrette a inocularsi.
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