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“Vaccini, ecco cosa c’è davvero scritto nei contratti.” Arriva la verità e non vi piacerà. A cosa hanno costretto i governi

Pubblicato il 15/09/2023 15:16 - Aggiornato il 16/09/2023 06:49

Mentre in Europa resta il mistero sulla natura dei contratti firmati dall’Ue con Pfizer, che hanno vincolato gli Stati membri all’acquisto dei vaccini anti-Covid, il Sudafrica ha scelto finalmente di squarciare il velo e rendere noti i dettagli del documento. Una decisione arrivata dopo mesi di polemiche, con l’Ong Health Justice Initiative (HJI) che aveva parlato di “accordi ingiusti che hanno portato il Paese a pagare più del dovuto rispetto alle nazioni occidentali”, e successiva a un ordine dell’Alta Corte di Pretoria che ha intimato di diffondere le informazioni degli atti. Il risultato? Come riportato da L’indipendente, che ha pubblicato alcuni passaggi degli atti, sarebbe emerso come le aziende farmaceutiche avrebbero costretto il governo a siglare “contratti estremamente sfavorevoli (in alcuni casi, per esempio, non era nemmeno previsto un termine di scadenza per la consegna delle dosi concordate)”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Condizioni a fronte delle quali l’acquirente avrebbe dovuto riconoscere “che l’efficacia a lungo termine del vaccino non è nota e che potrebbero esservi effetti avversi del vaccino che non sono attualmente noti”. L’Indipendente ha letto l’intero documento del contratto Pfizer e ha riportato gli altri principali punti salienti, che prevedono l’esenzione di responsabilità dell’azienda da “mancato sviluppo e ottenimento di autorizzazioni entro le date previste” e da “penalità per ritardata consegna”. (Continua a leggere dopo la foto)

vaccini contratti cosa c'è scritto

Gli ordini “saranno inoltre vincolanti e irrevocabili” e il contratto prevederebbe anche l’impegno dell’acquirente a “difendere e indennizzare Pfizer da e contro qualsiasi causa” e persino la possibilità di deviare i prodotti verso il mercato più favorevole. “I contratti hanno rivelato che il vaccino Oxford/AstraZeneca è stato pagato 5,35 dollari per dose (al contrario dell’Ue che ha pagato ogni fiala solo 1,78 euro), J&J è stato acquistato 10 dollari a dose (il 15% in più rispetto a quanto pagato dall’Ue) e BioNTech/Pfizer è stato pagato 10 dollari a fiala, al contrario dell’Ue che per ognuna ha versato 15,50 euro. (Continua a leggere dopo la foto)

I contratti rivelano inoltre come J&J avrebbe impedito al Sudafrica di imporre restrizioni all’esportazione di vaccini, poiché è stato impedito al Paese di donare o esportare dosi senza il consenso delle aziende. Nel contratto di Gavi invece, relativo ai vaccini che sarebbero stati consegnati nell’ambito del COVAX, non c’era alcuna garanzia sul numero di dosi o sulla data di consegna dei vaccini.

TROVATE QUI L’INTERO DOCUMENTO DA CONSULTARE

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