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Un flop chiamato Immuni: ecco perché l’app voluta dal governo non serve a niente

Pubblicato il 22/10/2020 10:22

Un flop, senza troppi giri di parole. L’app Immuni, nonostante le campagne di sensibilizzazione del governo, continua a essere uno strumento ignorato dagli italiani, tutt’altro che convinti della bontà dello strumento per tenere sotto controllo la diffusione del coronavirus sul territorio. E, crescendo la sfiducia, diminuisce il numero di chi decide di scaricarla, rendendo così di fatto il sistema inutile. Stando ai dati pubblicati dal Sole 24 Ore, gli italiani che hanno optato per il download sono stati 9.161.214, meno di un sesto della popolazione complessiva. Le segnalazioni di utenti positivi si sono fermate a 999, generando 19.485 notifiche in totale. Non un granché, considerando che gli italiani al momento positivi sono più di 140 mila.

Un flop chiamato Immuni: ecco perché l'app voluta dal governo non serve a niente

Luca Foresti, che con Bending Spoons ha creato l’app, ha indicato l’errore nel sistema di caricamento. Sostenendo, in pratica, che qualcuno non stia facendo il necessario: di fronte a un caso di positività, il medico dovrebbe infatti collegarsi con il software della tessera sanitaria, ottenere un codice e darlo al paziente che a sua volta dovrebbe poi caricarlo su Immuni. Con tutta probabilità, sostengono gli analisti, sono proprio i dottori a non seguire lo schema, rendendo così di fatto inutile l’app, che continua a non fare il suo dovere.

Un flop chiamato Immuni: ecco perché l'app voluta dal governo non serve a niente

Lo stesso governo giallorosso, non a caso, in queste ore ha insistito proprio sul ruolo chiave che i medici devono svolgere per rendere Immuni un’app perfettamente funzionante. Segno evidente che, al momento, qualcosa non sta andando come dovrebbe. E d’altronde, però, con la sanità costretta a fare gli straordinari a causa dei contagi in crescita è difficile immagine che un medico abbia il tempo e la pazienza, ogni volta che si trova di fronte un caso di positività, di accedere all’app ed eseguire le operazioni indicate dall’esecutivo. La fretta di curare altri pazienti e il poco tempo per prendere dimestichezza con l’app sono ostacoli francamente difficili da superare, ora come ora.

Un flop chiamato Immuni: ecco perché l'app voluta dal governo non serve a niente

Ma allora, stando così le cose, qual è il ruolo di Immuni? Nessuno. O meglio, quello di un’app che nonostante una massiccia campagna di sensibilizzazione del governo, supportato da alcuni esperti, si è rivelata totalmente inutile. Scaricarla, in questo momento, non serve a niente, visto l’utilizzo scarso che ne fanno cittadini e medici. Che qualcuno se ne sia reso conto, dalle parti di Palazzo Chigi?

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