Il premier Mario Draghi ha controfirmato il decreto di scioglimento delle Camere, firmato dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Subito dopo sono arrivate le dichiarazioni del presidente della Repubblica dal Quirinale: «è sempre l’ultima scelta da compiere specie se, come in questo momento, ci sono davanti alle Camere importanti adempimenti da portare a compimento».
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Le preoccupazioni di Mattarella
Mattarella ha poi continuato parlando delle sue preoccupazioni: «Il periodo che attraversiamo non consente pause nella determinazione degli interventi per contrastare la crisi economica e sociale e in particolare l’aumento dell’inflazione che comporta pesanti conseguenze per famiglie e imprese», dice il presidente della Repubblica nel discorso con cui ha spiegato la scelta di sciogliere le Camere per andare alle elezioni.
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Ufficializzato lo scioglimento delle Camere
Successivamente, Sergio Mattarella ha ufficializzato la scelta di sciogliere le Camere dicendo che: «Il governo ha presentato le dimissioni, nel prenderne atto ho ringraziato Mario Draghi e i ministri per l’impegno in questi 18 mesi. Il Governo incontra limitazioni nella sua attività, ma ha gli strumenti per operare in questi mesi prima che arrivi il nuovo esecutivo. Non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando, i costi dell’energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficoltà economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell’interesse dell’Italia», conitnua il Presidente.
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Si andrà a elezioni: la data
Il Capo dello stato ha poi sottolineato come il Governo possa comunque procedere nel suo lavoro: «E’ noto che il Governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni, incontra limitazioni nella sua attività. Dispone comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi che intercorrono tra la decisione di oggi e l’insediamento del nuovo Governo che sarà determinato dal voto degli elettori». Si andrà alle urne il 25 settembre. La data prevista per il voto è stata confermata nel corso del Consiglio dei ministri presieduto dal premier dimissionario Mario Draghi.
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