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“Parac***”. Travaglio al veleno a Otto e Mezzo: parole pesanti, Lilli Gruber reagisce così (VIDEO)

Pubblicato il 27/04/2023 08:55

Un tema che continua a monopolizzare il dibattito politico, quello dei festeggiamenti del 25 aprile. Con particolare riferimento all’atteggiamento tenuto per l’occasione dalla premier Giorgia Meloni. Promossa a pieni voti per una parte dell’opinione pubblica, nettamente bocciata per l’altra. A questo secondo partito si è iscritto di recente anche il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, protagonista dell’ultima puntata del talsk show Otto e Mezzo in onda su La7. Ospite di Lilli Gruber, il giornalista ha spiegato come, a suo dire, la leader di Fratelli d’Italia sarebbe uscita “indenne” dalle celebrazione per la Liberazione soltanto agli occhi di chi l’ha votata e la sostiene. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Santoro l’ha definita a-fascista, io la definirei paracula – ha incalzato Travaglio – I suoi elettori la giudicano da cosa fa e non fa. Ai miei occhi è uscita pessimamente perché solo chi è antifascista deve poter guidare un governo o rappresentare le istituzioni visto che la nostra Costituzione è talmente antifascista che non lo ha scritto perché ogni articolo è antifascista. Ma lo è anche l’articolo 11 che ripudia la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti internazionali”. (Continua a leggere dopo la foto)

Travaglio ha usato parole dure tanto con la destra di governo quanto con la sinistra, durante l’intervento: “È vero che questa maggioranza sta picconando i valori costituzionali come dice Bersani (ospite in studio, nde), ma ci sono anche governi presieduti da gente sinceramente antifascista che hanno picconato quei valori”. (Continua a leggere dopo la foto)

travaglio

Il giornalista ha poi tuonato contro la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, andata in scena a Roma sotto gli occhi della stessa Meloni: “Se la smettessimo di mandare armi potremmo ospitare qualcosa di più serio di questa pagliacciata. Una vergogna, è una vergogna organizzare eventi del genere quando stiamo inviando armi per distruggere quel poco di Ucraina ancora in piedi. Stiamo contribuendo a devastarla e facciamo conferenze per spartirci le zone di influenza. Un business”.

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