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Yemen, scoperto un campo dell’orrore in uno stabilimento francese della Total

Pubblicato il 12/11/2019 17:07 - Aggiornato il 16/11/2019 11:11

C’è uno straordinario pezzo di Mauro Indelicato, pubblicato su InsideOver, che merita di essere diffuso. Ha a che fare con la Total (quindi la Francia), lo Yemen e un campo di prigionia che fa venire i brividi. Indelicato, riprendendo e approfondendo un articolo de Le Monde, racconta di uno stabilimento della Total in Yemen che sarebbe stato trasformato in “un carcere a disposizione delle forze emiratine. È questo quanto emerso da una testimonianza riportata dall’Osservatorio sugli armamenti e dalla ong SumOfUs. Lo stabilimento in questione è quello della cittadina di Balhaf, situato in una zona controllata dall’esercito rimasto fedele al presidente Hadi, contrapposto alle forze filo sciite degli Houthi”.

Un uomo avrebbe dichiarato di essere stato per diverse settimane all’interno dello stabilimento di Balhaf, “gestito per il 40% dalla francese Total”. Il testimone ha riferito al quotidiano francese di essere stato “picchiato e torturato, rinchiuso al buio per giornate intere ed interrogato in maniera brutale”. Le inchieste, avviate subito dopo aver ascoltato questa testimonianza, hanno portato ad un’incredibile scoperta: “All’interno del giacimento, sono stati costruiti di recente nuovi locali. Una prova arrivata soprattutto da foto satellitari scattate dopo l’inizio della guerra del blocco saudita contro gli Houthi”.

C’è dunque una prigione all’interno dello stabilimento Total? Secondo Amnesty International “molti arresti si baserebbero su sospetti infondati e vendette personali”, fanno sapere in una nota alcuni esponenti dell’associazione. All’interno di Balhaf ci sarebbero anche “giornalisti, oppositori od altri che hanno espresso critiche sull’operato della coalizione sostenuta dagli Emirati. A Balhaf in particolare, torture ed abusi sui prigionieri sarebbero all’ordine del giorno”.

Sulla questione sono stati chiesti chiarimenti sia al governo francese che alla stessa Total. Le Monde ha riferito di aver ricevuto risposta dall’ufficio del primo ministro Edouard Philippe: “I fatti seri raccontati dovranno essere tutti verificati”, è stata la dichiarazione ufficiale. Nessuna risposta invece è pervenuta dalla Total, la quale però in merito ha lanciato un comunicato: “Total è stato informato nell’aprile 2017 dalla Yemen Lng, della requisizione, da parte delle autorità internazionalmente riconosciute dello Yemen, di una parte delle installazioni del sito di Balhaf, non in uso, a favore delle forze della coalizione – si legge nella dichiarazione – Total però non dispone di informazioni relative all’uso che la coalizione ne fa”.

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