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Torna l’obbligo di mascherine Ffp2: la decisione di Speranza, cosa cambia dal 1 luglio

Pubblicato il 24/06/2022 09:31

Per qualche settimana ancora gli italiani potranno vivere nell’illusione di un ritorno alla normalità, di un apparente superamento della pandemia. Definitivo in tanti Paesi del mondo, soltanto momentaneo invece dalle nostre parti. Tanto che, oltre alla conferma dell’obbligo di utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici, a breve potrebbe arrivare un’altra brutta notizia: i dispositivi di protezione per il viso resteranno infatti a coprire naso e boca anche nei luoghi di lavoro del settore privato, per chi è a stretto contatto con il pubblico e con i colleghi, come anticipato dalla Stampa.

Vi avevamo anticipato nei giorni scorsi, attraverso le pagine de Il Paragone, di come il partito oltranzista guidato da Roberto Speranza stesse riuscendo pian piano a imporre la propria volontà al resto dell’esecutivo Draghi. La conferma è arrivata in queste ore dalla Stampa, che ha anticipato le prossime mosse dell’esecutivo: “Sindacati, imprese e governo sui protocolli di sicurezza torneranno a vedersi nelle prossime settimane, ma i tecnici del Lavoro e soprattutto quelli della Salute stanno già mettendo a punto una bozza di documento che verrà poi sottoposta all’attenzione delle parti”.

Il 30 giugno scadono i vecchi protocolli e si lavora da giorni al raggiungimento di un’intesa sulle nuove regole da adottare. L’idea dei tecnici di Speranza è quella di reintrodurre l’obbligo di mascherina Ffp2 al chiuso se si è a stretto contatto con i clienti o con altri colleghi: dovesse essere confermata questa linea, dunque, non solo l’imposizione tornerebbe improvvisamente a gravare su camerieri e baristi, ma anche per esempio per gli sportellisti degli uffici privati, come quelli delle banche. La distanza di sicurezza minima potrebbe inoltre essere portata da uno a due metri, vista la contagiosità delle nuove varianti Omicron.

Dovrebbero sparire norme considerate ormai inutili, come il divieto di trasferte per lavoro. Sarà invece con tutta probabilità confermato l’obbligo di sanificare il proprio posto di lavoro a fine turno e la particolare attenzione da riservare alle persone fragili, per le quali dovrebbe ancora essere privilegiata la soluzione dello smart working. L’uso dell’aria condizionata con finestre chiuse, invece, non sarà limitato, visto che molti esperti hanno sottolineato come non favorirebbe la circolazione del virus.

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