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Taranto continua ad ammalarsi di di Ilva. Se la salute è una priorità solo quando si tratta del vaccino

Pubblicato il 29/11/2021 17:34

A Taranto si continua a morire di Ilva. Dopo la decisione dell’ex sindaco Melucci che ha firmato nel 2020 un’ordinanza per spegnere l’area a caldi dello stabilimento, la più inquinante (supportato anche dalla decisione del Tar che ha confermato il pericolo per la salute dei cittadini rappresentato dall’Ilva), il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza. Lo stabilimento continuerà a produrre – ed inquinare. E quel che c’è di peggio è che, secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, il nuovo commissario non sembra assolutamente voler perseguire la strada aperta da Melucci. Cardellicchio è un tecnico nominato dallo Stato ed è socio della fabbrica.

“Lo Stato ha preso cura di quello che era divenuto un problema locale e nazionale e il commissario farà sicuramente parte della città-Stato di Taranto”, dichiara Cardellicchio alla stampa. I benefici di questa ‘cura’ sono ancora tutti da vedere, tanto che Report sta per dedicargli un nuovo servizio. L’inviato di Ranucci, infatti, racconterà di come a distanza di 10 anni non sia cambiato nulla per i tarantini: soprattutto per gli abitanti del quartiere Tamburi. Soprattutto per i bambini.

E non c’è nemmeno un ritorno economico: per ora le Acciaierie d’Italia non produce e ha perso un miliardo in due anni, mentre le altre imprese (comprese quelle di Arcelor Mittal) vanno a gonfie vele. A preoccupare e non poco sono inoltre le condizioni di lavoro degli operai dell’Ilva – magari costretti a far il green pass per lavorare – sono stati immortalati da Report mentre recuperano materiale polveroso a 40 metri d’altezza, sotto i nastri trasportatori. Ricordiamo che il prodotto contiene idrocarburi e metalli assolutamente nocivi per la salute. In questo supplizio di Tantalo tra esigenza di lavoro e salute pubblica, ricordiamo, Nichi Vendola c’è rimasto impantanato: l’ex governatore della Puglia è stato condannato a 3 anni e sei mesi nel maxi processo ‘ambiente svenduto’. Ma si difende ancora, soprattutto dalle accuse di Giorgio Assennato, ex Dg di Arpa Puglia che sostiene che Vendola abbia ignorato le sue proposte di ridurre la produzione Ilva almeno nei giorni di vento … Eppure la preoccupazione dei nostri governanti sembra essere tutta per la nostra salute. Ma solo quando si parla di vaccino …