Ed ecco qua che quelli che tremano dalla paura di perdere il posto in parlamento ora tornano a sperare. Il referendum che intende bloccare il taglio del numero dei parlamentari ha raggiunto il quorum stabilito, pari a 64 firme. L’ultima, quella decisiva, è di un parlamentare del Pd eletto in Australia. Divertente, no? Ora si può dunque aprire l’iter per il referendum sul taglio dei parlamentari. Come scrive Il Giornale, “il primo passaggio è il deposito delle firme in Cassazione che, come primo effetto, bloccherà (salvo clamorosi imprevisti) l’entrata in vigore della legge. L’iniziativa politica è trasversale, da destra a sinistra. L’ultima parola dunque spetterà agli italiani. Saranno loro e solo loro a decidere se mantenere il Parlamento nella sua attuale composizione, oppure procedere con il taglio del 30%, come deciso in una recente riforma costituzionale”.
Qualcuno si domanda se questo referendum inciderà sulla possibilità di andare, o meno, a elezioni anticipate. Diciamo subito che, prima che gli italiani saranno consultati con il referendum, qualora si dovesse tornare a elezioni politiche anticipate si dovrebbero eleggere tutti i parlamentari attualmente in carica, senza tenere conto della riduzione. I partiti provano dunque il tutto per tutto per salvarsi le poltrone: meno di due mesi dopo aver votato per la legge costituzionale che taglia i parlamentari, 64 senatori hanno firmato per chiedere un referendum confermativo e bloccare la riforma.
Eppure solo a inizio ottobre la Camera aveva votato quasi all’unanimità per ridurre i membri di Montecitorio e Palazzo Madama, ma spente le telecamere sulle Aule, sono iniziate le manovre per annullare l’intervento. Per i promotori del referendum, l’azione è stata fatta “per dare un senso” alla riforma.
Sono stati proprio loro, il dem Tommaso Nannicini (Pd) e gli azzurri Andrea Cangini e Nazario Pagano, a dare l’annuncio ringraziando il sostegno dei Radicali che ha permesso di arrivare al numero di firme necessario: “È una buona notizia”, ha dichiarato Nannicini. La lista dei senatori che hanno sottoscritto la richiesta di referendum sarà diffusa in una conferenza stampa alla Camera, prevista alle 17.30.
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