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Speranza multa pure i morti. Scoppia lo scandalo: “il Ministero della Sanità le comunica…”

Pubblicato il 10/04/2022 12:54

Una storia che ha dell’incredibile. Nonostante una donna di Napoli sia venuta a mancare 23 anni fa a causa di un incidente stradale, la famiglia si è vista recapitare dalla Agenzia Entrate l’avviso per la sanzione relativa all’obbligo vaccinale per gli over 50. La donna, infatti, oggi avrebbe avuto 51 anni.
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La multa della vergogna

In tempi in cui il Governo fa dell’innovazione tecnologica e dell’incrocio tra banche dati una priorità, è questa l’incredibile storia di Domenica De Stefano, una donna che era residente a Napoli, nata nel 1971 ma, purtroppo, venuta a mancare a soli 28 anni in seguito a un incidente stradale. Il postino ha citofonato a casa della madre per recapitare la missiva dell’Agenzia Entrate, nella quale si legge «Il ministero della Sanità Le comunica – ai sensi della legge vigente – l’avvio del procedimento Sanzionatorio per l’inosservanza dell’obbligo vaccinale primario (…) La sanzione dovuta è di euro 100».
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Una richiesta assurda

Dopo lo smarrimento iniziale, il cognato della signora De Stefano si è lasciato andare ad un commosso racconto: «La sorella di mia moglie è deceduta nel ‘99 per un incidente, avrebbe compiuto 51 anni e per questo ha ricevuto la multa relativa alla terza dose di vaccino nonostante per ovvie ragioni non avesse fatto né la prima né la seconda. È stato anche uno shock psicologico perché ha riaperto una ferita mai rimarginata per quella gravissima perdita. Mia cognata risiedeva a Napoli ed è mancata a 28 anni, poco prima del matrimonio. Al momento cerchiamo di capire come rispondere a questa assurda richiesta. Con gli attuali sistemi elettronici che sono totalmente interconnessi queste cose non dovrebbero succedere».
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Cosa dice il Decreto

Il decreto Covid del 5 gennaio 2022 prevede una multa una tantum di 100 euro per gli over 50 che non si siano vaccinati o che non abbiano fatto la terza dose entro i tempi di validità del Green Pass. I soggetti over 50 che abbiano comprovati motivi di salute che rendono impossibile o differibile la vaccinazione, possono essere esentati, ma la certificazione deve essere inequivocabile e riportare «ragione di assoluta e oggettiva impossibilità».
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Presunzione di innocenza

In Italia, oltre al dolore per la scomparsa di un familiare così giovane, ci si trova a dover subire anche le vessazioni del Ministro della Salute, Roberto Speranza, e dell’Agenzia delle Entrate, con tutte le conseguenti perdite di tempo per ottemperare alle procedure burocratiche necessarie per “giustificare” la propria posizione. La classica storia all’italiana secondo cui il cittadino deve dimostrare la propria innocenza quando, al contrario, dovrebbero essere le Istituzioni a dimostrare l’eventuale colpevolezza di chi viene accusato.

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