L’assoluta inadeguatezza della gestione del governo, che ha fatto acqua da tutte le parti, ha aggravato pesantemente la situazione di crisi economica in cui l’Italia si trovava. La Pandemia ha brutalmente messo a nudo le disastrose condizioni di depauperazione del sistema non solo sanitario, ma anche scolastico e dei trasporti.
I dati forniti dall’Istat per quanto concerne il mondo del lavoro non solo sono allarmanti in generale, ma indicano anche altre gravissime tendenze di fondo. “Ogni ora 50 persone perdono il lavoro”, ha riferito la Stampa. Nel mese di dicembre, mese che è stato il più nero in Italia per quanto riguarda la perdita di posti di lavoro, si sono contate 101mila perdite. È necesario evidenziare che di queste 101mila perdite, 99mila sono per le donne.
Autonomi, giovani e contratti a tempo determinato sono coloro i quali ne risentono maggiormente, ma il genere femminile è quello in assoluto più vessato all’interno di questa situazione. 99mila erano donne, ovvero la quasi totalità di chi ha perso il lavoro solo nel mese di dicembre.
Il sito chedonna.it sottolinea: “Le aziende entrano spesso in sofferenza e così non riescono più a garantire l’occupazione ai loro dipendenti. Forse sarebbe però il caso di non parlare di dipendenti in generale, bensì di dipendenti donne”.