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“Test non validi e vaccini non analizzati”. Nuove prove, parte il maxi esposto alla Procura

Pubblicato il 01/12/2022 10:15

Doveva arrivare, nella giornata del 30 settembre, la sentenza della Consulta sull’obbligo vaccinale. E invece è stata rimandata, dopo battibecchi, conflitti d’interesse e affermazione fantascientifiche da parte dei giudici. Uno spettacolo pietoso per la nostra democrazia e per la nostra Costituzione, a cui è stato anteposto un presunto principio morale di “solidarietà e altruismo”. Basti pensare che tra quelli chiamati a decidere c’è anche l’ex consigliere giuridico di Mario Draghi, che dovrebbe così sconfessare misure del governo che ha appoggiato e per cui ha lavorato. Durante il dibattito gli avvocati Sandri e Marini, hanno fatto presente che la tecnica di esecuzione dei tamponi non era in linea con le regole Oms. Come riporta Patrizia Floder Reitter su La Verità, nei documenti consegnati ai pm, gli avvocati hanno evidenziato le critiche dell’Ue ai dati dell’Iss e le lacune della sorveglianza Ema sui sieri. “La pandemia nel nostro Paese è stata una dolosa creazione ascientifica”, afferma l’avvocato Mauro Sanciti in un esposto presentato alla Procura di Roma, spiegando perché fu completamente sbagliato il conteggio dei casi di Covid-19, fornito dall’Istituto superiore di sanità durante lo stato d’emergenza. E lo ha ribadito ieri, nella sua relazione alla Consulta. (Continua a leggere dopo la foto)

“Milioni di asseriti malati di Covid, che non lo sono”, così si è rivolto ai giudici, perché nella percentuale “del 98,8 %” i dati statistici devono ritenersi non veritieri. Persone perfettamente sane al momento in cui si sottoposero al tampone e durante la quarantena, furono “conteggiate come persone malate”, senza aver mai avuto sintomi. “Non si può identificare l’agente virale con la malattia, l’Oms stessa esorta a non usare con leggerezza il termine ‘pandemia’, che significa diffusione della malattia, non del virus”, ha ricordato Sandri, spiegando ai magistrati dell’Alta corte di aver scritto a 400 laboratori italiani ma di aver avuto risposto solo da una quarantina. “Tutti mi hanno confermato che amplificano oltre 40 cicli i campioni organici, prelevati con i tamponi, quindi secondo le linee guida dell’Oms sono falsi positivi. Test non validi”, è stata la sua conclusione. Tutto materiale utile per l’esposto alla Procura. (Continua a leggere dopo la foto)

Scrive ancora Floder Reitter: “Il legale, che nell’esposto spiega di aver lavorato un anno e mezzo per raccogliere prove, riporta le critiche nei confronti della metodologia seguita dal nostro Paese, espresse lo scorso 15 marzo dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Il report analizzava il tracciamento dei contatti eseguito nel 2020, ma lamentava che «ottenere l’accesso ai dati» dall’Italia «è stato un processo lungo e l’analisi non è stata semplice, a causa della mancanza di una raccolta standardizzata, con variazioni significative nei dati raccolti e nei loro formati». Il risultato, fu che dal nostro Paese l’agenzia indipendente dell’Ue ottenne solo 20.889 casi rilevati da tampone su oltre 12 milioni che vennero accertati da inizio pandemia, secondo il calcolo riportato da Epicentro allo scorso febbraio. «Un campione evidentemente irrilevante, sia quantitativamente, che qualitativamente, per svolgere una qualsiasi statistica attendibile», ha commentato l’avvocato”. (Continua a leggere dopo la foto)

Nell’esposto alla Procura, Sandri chiede che vengano svolte “specifiche e approfondite indagini sui comportamenti attivi e omissivi posti in essere dai soggetti, che erano e sono responsabili della gestione della sorveglianza epidemiologica e microbiologica inerenti la diffusione del virus Sars-Cov-2 e della malattia Covid-19 in Italia, al fine di accertare se essi abbiano attestato dati epidemiologici che sapevano essere falsi e abbiano provocato la creazione artificiosa di un contesto allarmistico, del tutto inesistente nella realtà, di amplissima diffusione del virus della malattia nel nostro Paese, volto a condi-zionare le autorità politiche e l’opinione pubblica”. L’esposto è stato messo a disposizione dei giudici durante l’udienza a Palazzo della Consulta, assieme al documento dell’Ecdc.

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