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Ristoratore di Firenze si suicida, era”in ansia per il mutuo del locale”

Pubblicato il 24/08/2020 15:35 - Aggiornato il 24/08/2020 15:37

Questa volta è successo a Firenze. “In ansia per il mutuo del suo locale, un ristoratore della zona di piazza Santa Croce, si è suicidato”. A trovare il corpo senza vita, poco prima dell’arrivo dei clienti, lo scorso sabato pomeriggio, i lavoratori del ristorante. 

Lo avevano salutato al termine del turno del pranzo, sicuri che lo avrebbero rivisto qualche ora più tardi per il turno della sera, ma così non è stato. Rimasto solo nel suo ristorante, l’uomo fiorentino di 44 anni ha compiuto l’estremo gesto.

Qualche mese prima del lockdown aveva acceso il mutuo per acquistare il fondo del suo locale. Un peso che lo metteva “in ansia”, riferisce il giornale FIrenze Today da cui abbiamo ripreso la notizia. “Aveva sospeso il pagamento del mutuo, ma tra qualche giorno le rate sarebbero riprese” e “gli incassi, troppo bassi, erano sicuramente ben diversi da quelli che si immaginava nel momento in cui aveva scelto di fare questo investimento”. 

“Quando si arriva a commettere gesti così estremi, vuol dire che tutta la comunità ha fallito”, dichiara Aldo Cursano, presidente di Confcommercio di Firenze. “Questo è un grido non compreso, che non si è tradotto in azioni di sostegno vero e adeguato. Questo è il grido chi si sente solo, abbandonato e che non riesce più intravedere alcuna speranza per il futuro”. Ecco perchè la comunità ha fallito.

“Non lasceremo indietro nessuno”, avevano detto. Dove sono gli aiuti del governo di “Promettopoli”, quella potenza di fuoco che con tanto orgoglio Conte aveva annunciato? Dove sono i vagoni di denaro che dovevano arrivare dall’Europa con il Recovery Fund? Questa è una crisi eccezionale e chi sta pagando le conseguenze non ha nessuna colpa. L’arte italiana dell’arrangiarsi non basterà, governo ed Europa devono dare delle risposte, ma non tra un anno o tra pochi mesi, subito, altrimenti si facciano da parte.