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Ridotti all’osso, quasi la metà del reddito degli italiani va in spese essenziali

Pubblicato il 20/08/2020 15:57

Una società portata al limite delle sue possibilità, ridotta ancora più all’osso in seguito alla crisi scatenata dal Coronavirus. Aumenta la quota delle spese ‘obbligate’. Il 44% delle uscite sono quelle dalle quali non si può scappare e cioè sono quelle rivolte al pagamento di bollette, affitti, assicurazioni e carburante. 7.070 euro l’anno è il valore delle spese per le quali le famiglie non hanno possibilità di scelta. Solo il mantenimento della casa pesa sugli itlaiani oltre 4mila euro. I trasporti quasi 1.600 e la sanità 615. 

“Se nel 1995 il costo di una spesa obbligata era 100, oggi tocca 190 contro 160 generali”, riporta la Repubblica. Mentre il prezzo delle spese obbligate è salito sopra la media, parallelamente la crisi ha compresso le spese che dipendono dai gusti o dai desideri. Secondo i dati riferiti da Confcommercio, nel raffronto con l’anno scorso le famiglie hanno tagliato quasi 2mila euro di uscite. Appare evidente che l’emergenza abbia riportato i “consumi ai livellli più bassi degli ultimi 25 anni”, allarme lanciato dal presidente Carlo Sangalli, che invoca il taglio delle tasse.

Dato veramente allarmante considerando che “un terzo del Paese non può permettersi di spendere più del minimo per la sussistenza”, come riferisce l’economista Leonardo Becchetti. Tra gli effetti del Covid, il colpo alla terziarizzazione dell’economia, con il sorpasso delle spese alimentari sui servizi, scesi dal 21 al 15,6% del totale, cosa che non accadeva dal 2007.