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Pupo contro il Quirinale. La rivelazione choc del cantante su quel Sanremo: “Cosa accadde davvero”

Pubblicato il 27/11/2023 12:22 - Aggiornato il 27/11/2023 15:45
Pupo Sanremo Quirinale Emanuele Filiberto

L’exclave russa di Kaliningrad, la Russia, la lista nera dei criminali, il festival di Sanremo, il Quirinale. Sembrano gli elementi di un perfetto film di spionaggio, e invece stiamo parlando di Pupo. Cosa c’entra tutto questo con l’autore di “Su di noi” e tante altre canzoni che sono nella storia della musica italiana? Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, è in tour fino alla metà di dicembre nei palazzetti dei Paesi dell’Est: Lituania, Kazakistan, da sabato in Russia per l’evento dell’emittente Retro FM a Mosca, poi San Pietroburgo, Krasnoyarsk, Novosibirsk, Ekaterinburg. Per l’occasione si è raccontato a Repubblica, parlando anche di come ora andare in Russia sia molto complesso e rischioso, anche per un discorso di reputazione: “Per me è un onore portare la mia musica ovunque, in Russia ma anche in Ucraina, dove peraltro mi hanno invitato. Il 27 gennaio Pupo and friends sarà al Cremlino, con tutti i cantanti russi”. In Ucraina Pupo era stato inserito nella lista nera dei criminali. Ma gli aneddoti sulla sua vita sono migliaia, e ce n’è anche uno pesantissimo sul Quirinale e su Emanuele Filiberto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Pupo Sanremo Quirinale Emanuele Filiberto

Torniamo a quel celebre Festival di Sanremo, dove Pupo partecipò con il principe Emanuele Filiberto di Savoia e con il tenore Luca Canonici. Rivela Pupo: “La canzone è scritta interamente da me, musica e parole: diedi parte dei diritti del brano al principe Emanuele Filiberto per far diventare la canzone credibile, ma lui non c’entrava nulla: lo dico oggi per svincolarlo da tutte le responsabilità. Quel giorno ho goduto anche perché avevo previsto che la nostra canzone sarebbe stata eliminata la prima sera, ma poi sarebbe stata ripescata e infine avrebbe vinto il festival”. Come vinto? Che è successo? Racconta Pupo: “Era un progetto nato a tavolino. Ma da lì a dire che era la canzone più brutta del secolo è lunga, vuol dire un attacco preciso contro il principe, non solo contro di me. Quando la canto per gli italiani nel mondo, si commuovono. E poi, a dirla tutta, la canzone non solo è arrivata seconda ma aveva vinto il festival, sono io ad aver accettato il secondo posto”. Cioè? (Continua a leggere dopo la foto)

Pupo Sanremo Quirinale Emanuele Filiberto

Pupo, Sanremo il Quirinale ed Emanuele Filiberto di Savoia

Ed ecco arrivare la rivelazione bomba: “Prima della finale i vertici Rai avevano ricevuto una telefonata dalla presidenza della Repubblica, temevano lo scandalo di un rappresentante di casa Savoia al primo posto a Sanremo. Avevano capito che avremmo vinto osservando il picco di ascolti record della serata in cui avevamo ospitato Marcello Lippi: quella sera si ruppe la chitarra, ci fu un attimo di impasse e allora Lippi fece un promo della canzone, cosa che non si poteva fare. Sabato mattina mi dissero che mi squalificavano e che avrei cantato solo come ospite; risposi che, pur avendo partecipato sei volte, non avevo mai vinto Sanremo: ‘Mi toglierete la vittoria lunedì mattina, ma io stasera vinco il festival e poi ci vediamo in tribunale’. Raggiungemmo un accordo, mi proposero secondo, dissi: ‘Secondo va bene’”.

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