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“Non si capisce perché l’Italia proroghi lo stato d’emergenza”. Il duro giudizio del virologo del San Raffaele

Pubblicato il 06/08/2020 16:36 - Aggiornato il 06/08/2020 16:42

Ha alzato un polverone suscitando parecchie critiche la notizia della proroga sullo stato di emergenza, decisa dal Governo. Uno tra i pareri contrari è quello di Massimo Clementi, professore ordinario di virologia dell’università San Raffaele di Milano.

All’interno di un’intervista concessa alla Stampa, il professore, uno dei più grandi esperti della materia, afferma commentando la decisione dell’esecutivo: “Inspiegabile. Lo stato di emergenza andava bene a a marzo e ad aprile, ma non adesso”. Adesso quello che serve è prestare attenzione alla prevenzione, “c’è troppo allarmismo”.

“La malattia e alcune caratteristiche dell’infezione si sono modificate, la carica virale è molto più bassa”. In virtù di questo, il professore ritiene che non sia nemmeno poi così essenziale l’utilizzo delle mascherine, “ma è fondamentale comunque mantenere tutte le precauzioni”.

Diminuita la carica virale si ottiene una malattia meno grave, per cui i ricoverati in terapia sarebbero una eccezione. Secondo il Dottor Clementi, “serve attenzione, ma tornando a vivere. Se siamo bravi come finora, “non ci sarà una seconda ondata e l’autunno sarà come adesso”.

Per qunato riguarda il rischio che procurerebbero i focolai, il docente afferma: “I focolai sono la coda si una grave epidemia, spesso sono composti da asintomatici, per cui serve attenzione, ma tornando a vivere”.

Sulla secretazione dei documenti del Comitato tecnico scientifico Clementi si esprime chiaramente: “Non si capisce perchè dovessero rimanere segretati. L’omologa commissione francese è stata trasparente fin dall’inizio”.