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“Tamponi e non solo…” Pregliasco e la ricetta per il Natale: “Cosa devono fare gli italiani”

Pubblicato il 19/12/2023 12:47 - Aggiornato il 19/12/2023 14:23

Si avvicinano le festività natalizie e tornano, puntualissimi, gli allarmi degli esperti circa le precauzioni da adottare per evitare il diffondersi del Covid. Appelli che fanno storcere il naso a molti italiani, ormai consapevoli della fine dell’emergenza e per nulla disposti ad accettare un ritorno alla terribile stagione delle restrizioni. Eppure, le dichiarazioni continuano a susseguirsi incessanti. Ultimo a tornare alla carica in queste ore è stato il virologo Fabrizio Pregliasco, già protagonista di innumerevoli apparizioni in tv durante i mesi della pandemia. Con dichiarazioni che hanno fatto discutere. (Continua a leggere dopo la foto)
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pregliasco

Intervistato dall’AdnKronos in merito alle accortezze da tenere durante le prossime festività, il virologo dell’università Statale di Milano si è espresso in maniera molto chiara sul da farsi, in un articolo dal titolo piuttosto emblematico: “Tamponi pre-cenoni, a prescindere dai sintomi”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Fare o non fare un tampone prima dei cenoni o dei pranzi di Natale?”, gli ha chiesto il giornalista”. “Sicuramente farlo aiuta – è stata la replica di Pregliasco – A prescindere dalla presenza o meno di sintomi, e sicuramente se si hanno disturbi respiratori”. E ancora: “Premesso che il tampone negativo non assolve e non garantisce al massimo, perché resta il problema dei falsi negativi o di una positività ritardata rispetto all’esordio dell’infezione, ben venga comunque il test come contributo in più dal punto di vista della sicurezza di anziani e fragili”. (Continua a leggere dopo la foto)

Non poteva mancare, in chiusura, un appello alla vaccinazione per i fragili: “Cosa migliore sarebbe stata, e sarebbe, riuscire e vaccinarli”. Come spiegato da Claudio Romiti sulle pagine del sito di Nicola Porro, tanti italiani hanno puntualmente protestato contro questo ennessimo appello a vaccinazioni e tamponi. Ma la musica, con l’avvicinarsi del Natale, sembra tornata quella di sempre.

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