Vai al contenuto

“Difendiamo le tradizioni e la nostra identità”. Gianluigi Paragone presenta il libro “Moderno sarà lei” (VIDEO)

Pubblicato il 01/07/2023 17:28 - Aggiornato il 02/07/2023 16:17

Acquista “Moderno sarà lei” di Gianluigi Paragone (con prefazione di Mario Giordano)

“Non sempre ciò che vien dopo è progresso”, lo diceva anche il Manzoni. Ed è quello che sostiene Gianluigi Paragone, tanto nel suo impegno politico di fondatore e segretario di Italexit e di divulgazione giornalistica, quanto nel libro “Moderno sarà lei” (Signs Books, prefazione di Mario Giordano), che ha presentato ieri a Lamezia Terme, in una sala convegni dell’Aerhotel Phelipe gremita di gente. Introdotto dal coordinatore regionale di Italexit per l’Italia, Massimo Cristiano, e dopo il breve saluto di Domenico Furgiuele, deputato lametino presente in sala, Paragone ha illustrato i temi di fondo che hanno ispirato i diversi capitoli. Negli ultimi anni la deriva della globalizzazione più sfrenata ha subito una considerevole accelerata. Un deciso cambio di paradigma, l’imprinting di un nuovo ordine sociale: e, poiché “la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”, i Padroni dell’Universo – cioè i promotori di una deleteria ed esiziale globalizzazione, quell’élite oscura che si riunisce a Davos, al Bilderberg (o nelle varie logge della più alta Massoneria) – ammantano di nobili propositi i propri deliranti piani. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
>>> IT-Alert, come trovarla e come disinstallarla (FOTO)

Sicché, in nome della nuova ossessione “Green”, assurta quasi a culto religioso, l’Unione europea, quel mostro burocratico che ha tradito lo spirito originario del Manifesto di Ventotene, ci obbliga con una controversa direttiva a un costosissimo efficientamento energetico, “i cui necessari interventi dovranno essere a carico del proprietario”. Casa nostra non è più tanto nostra, viene da pensare, con la conseguenza che gli immobili italiani conoscono oggi una svalutazione del 40%. Ma era solo un esempio: è modernità anche la folle alimentazione che ci vogliono propinare. L’ambigua e ricorrente formula del “Ce lo chiede l’Europa” andrebbe corretta in “Ce lo impone l’Europa”. Se il futuro regime alimentare prevederà farina di insetti e carni sintetiche, con la scusa dei cambiamenti climatici (o addirittura di un apporto proteico assolutamente nullo in tali disgustosi “cibi”) non possiamo accettare la modernità, quella del pensiero unico e politicamente corretto; quella che vuole apporre l’etichetta sul vino che nuocerebbe alla salute, “laddove un consumo moderato è da sempre considerato piuttosto un toccasana”, ricorda Gianluigi Paragone; quella modernità che fa a pezzi il Made in Italy, oramai saccheggiato da multinazionali straniere e delocalizzato; che manda in rovina i contadini e i produttori locali; che aggredisce i risparmi o gli immobili “che con quei risparmi degli italiani sono stati faticosamente costruiti o acquistati”. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Ecco i dati ufficiali sui morti per Covid”. L’Oms lo ammette

paragone presenta libro lamezia

FOTO: Gianluigi Paragone e Massimo Cristiano

Non possiamo accettare, inoltre, che le giovani generazioni crescano in una bolla social, orientate da piattaforme che introducono come stile di vita il narcisismo, l’ipersessualizzazione, l’insicurezza e l’incomunicabilità. Quando i videogiochi non esistevano o erano agli albori, come ricorda con nostalgia lo stesso autore, e come ricordiamo tutti, si giocava a pallone per strada, si era felici con poco, e soprattutto si poteva liberare la fantasia, astrarre, scoprire il mondo e i suoi valori. Ma davvero e non attraverso uno schermo. E non possiamo accettare la propaganda martellante che ha invaso le scuole, come quella sui diritti dei cosiddetti Lgbt. Diritti che sovente andrebbero declinati come capricci: è il caso dell’aberrante pratica dell’utero in affitto, per le coppie di omosessuali benestanti, forse la più sconvolgente deriva della cosiddetta modernità. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Raffaella De Luca morta per un malore improvviso

paragone presenta libro lamezia

Il libro, dunque, rievoca un passato che ancora oggi genera nostalgia, un periodo storico contraddistinto da spensieratezza, felicità, benessere economico e sociale, figlio di quella cultura “nazionalpopolare” che ci appartiene sin da sempre: identità e tradizione. Stiamo parlando dei fantastici anni Ottanta, Novanta, primi Duemila. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Pos, torna l’obbligo per i tabaccai. Prevista la “doppia sanzione”

paragone presenta libro lamezia

L’invito, dunque, è a recuperare le tradizioni, le stesse che hanno prodotto la floridezza economica oggi perduta, quelle che hanno fatto amare la cultura e lo stile italiano in tutto il mondo. Quelle che, in definitiva, definiscono “la nostra identità”, ha concluso Gianluigi Paragone.

Potrebbe interessarti anche: Soldi pubblici agli artisti “ecosessuali”: bufera sul sindaco