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“Pane italiano a rischio estinzione”: ecco quali tipi rischiano di sparire. L’allarme Coldiretti

Pubblicato il 14/10/2023 12:03

I consumi delle famiglie italiane sono crollati al minimo, con appena 80 grammi di pane in tavola al giorno e l’addio a una pagnotta su tre (-33%) in poco più di un decennio. Questi i risultato dell’analisi Coldiretti diffusa al Villaggio contadino di Roma in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si celebra il 16 ottobre. Un evento che ha visto riunirsi il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e del governatore della Regione Lazio Francesco Rocca. Nell’area del Circo Massimo è stata allestita la prima mostra dei pani d’Italia a rischio scomparsa con gli esemplari più rari provenienti dai forni di tutte le regioni, dal Pan ner della Valle d’Aosta al pane di Chiaserna delle Marche fino al pane Cafone della Campania, e i cuochi contadini al lavoro per preparare dal vivo le specialità della tradizione. (Continua a leggere dopo la foto)
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pane italiano a rischio

Il calo degli acquisti, ha spiegato Coldiretti, ha avuto “un’accelerazione negli ultimi anni con il consumo di pane che nel 2010 era di 120 grammi a testa al giorno, nel 2000 di 180 grammi, nel 1990 a 197 grammi e nel 1980 intorno agli 230 grammi che sono valori, comunque molto lontani da quelli dell’Unità d’Italia nel 1861 in cui si mangiavano ben 1,1 chili di pane a persona al giorno”. (Continua a leggere dopo la foto)

pane italiano a rischio

Sempre secondo Coldiretti, con il calo dei consumi “si è verificata una svolta anche nelle abitudini a tavola. Sale l’interesse per il pane biologico e, con l´aumento dei disturbi dell’alimentazione, sono nati nuovi prodotti senza glutine e a base di cereali alternativi al frumento”. L’aumento dei prezzi e una più diffusa sensibilità ambientale ha portato anche molti cittadini a cercare di ridurre gli sprechi, riutilizzando il pane avanzato per la creazione di ricette prese dalla tradizione contadina. Nonostante il calo dei consumi, il pane preferito resta quello artiginale. (Continua a leggere dopo la foto)

pane italiano a rischio

Sei i tipi di pane riconosciuti dall’Ue e oggi a rischio estinzione a causa della crisi: Coppia ferrarese (Igp, Emilia Romagna), Pagnotta del Dittaino (Dop, Sicilia), Pane casareccio di Genzano (Igp, Lazio), Pane di Altamura (Dop Puglia), Pane di Matera (Igp, Basilicata) e Pane Toscano (Dop, Toscana). In realtà, però, secondo Coldiretti le tipologie in crisi sarebbero molte di più. L’associazione ha anche lanciato un appello al governo: “La nuova manovra dovrà sostenere la competitività delle imprese agricole e della pesca per garantire la sovranità alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dall’estero, promuovendo filiere produttive 100% Made in Italy”.

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