L’ultimo sondaggio di Nando Pagnoncelli sorride a ItalExit e a Gianluigi Paragone. Un sorriso che, però, manda in tilt l’establishment italiano e genera un terremoto nella politica. Sì, perché si inizia a parlare di un risultato fino a poco tempo fa impensabile. Ed è ancora più incredibile se si pensa che il partito è a pieno regime solo da qualche mese. Ma veniamo ai numeri. Sul Corriere della Sera Pagnoncelli parla prima della situazione generale. “La conflittualità nella maggioranza determina nell’opinione pubblica la convinzione che venga penalizzata l’azione del governo e i partiti siano più intenti a salvaguardare i propri interessi rispetto a quelli del Paese, soprattutto in una fase complessa come quella che stiamo vivendo. Ne consegue che l’indice di gradimento dell’operato del governo e del presidente Draghi fa segnare una flessione di tre punti rispetto ad aprile, attestandosi rispettivamente a 55 e 58 e riportandosi sui valori dell’aprile dello scorso anno”. (Continua a leggere dopo la foto)
I numeri. “Quanto agli orientamenti di voto, nella graduatoria dei partiti troviamo al primo posto Fratelli d’Italia e Pd, entrambi in crescita ed appaiati al 21%, seguiti dalla Lega che scende al 15,1% (-1,4%) e dal M5S che si attesta al 13,7% (-1,3%). Per entrambe le forze politiche si tratta del livello più basso registrato nell’intera legislatura. Al quinto posto si colloca Forza Italia con l’8,3% (in flessione dello 0,5%), alle prese con qualche tensione interna riguardante soprattutto il ruolo dell’Italia nello scenario bellico. A seguire, continua il trend di crescita di Italexit, oggi al 4,5%, che attrae gli elettori delusi soprattutto della Lega e del M5s, quindi la Federazione Azione/+Europa con il 3,2%”. (Continua a leggere dopo la foto)
Riguardo al gradimento dei leader, “Giorgia Meloni si conferma al primo posto con un indice pari a 36 (+1), seguita da Conte che fa segnare una flessione di due punti (indice 32) e da Speranza (31) in calo di 3 punti, da ricondurre prevalentemente alla minore enfasi mediatica sul Covid nel mese di maggio. A seguire Berlusconi (27), Letta e Bonino (appaiati a 26), Paragone (25) e Salvini che viene raggiunto da Toti a 24. Gli altri leader fanno registrare una flessione da attribuire più alla minore visibilità nel corso del mese che a critiche particolari”. (Continua a leggere dopo la foto)
ItalExit conferma quindi un trend di crescita costante e vola verso il 5%. Non da trascurare i numeri dei social: anche lì Paragone è sempre più in procinto di raggiungere le vette delle classifiche. La sua pagina Facebook, infatti, è in aumento costante e fa registrare migliaia di visualizzazioni, click, condivisioni, like e commenti. Così come il quotidiano Il Paragone che viene letto da sempre più persone, come confermano i dati di Google Analytics.
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