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“Il mondo si prepari”, l’Oms terrorizza tutti: “Una nuova pandemia”. Di cosa si tratta

Pubblicato il 11/02/2023 12:31
Oms allarme pandemia aviaria
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale Oms

L’allarme in Italia lo aveva lanciato la virostar Matteo Bassetti nella giornata del 10 gennaio. E lo aveva lanciato proprio riprendendo quello dell’Oms. “Presto arriverà una nuova pandemia, ancora più mortale del Covid”. Ma di cosa si tratta? Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il periodico briefing con la stampa, ha detto che “nelle ultime settimane ci sono state diverse segnalazioni di mammiferi tra cui visoni, lontre, volpi e leoni marini che sono stati infettati dall’influenza aviaria H5N1“. Un virus che abbiamo già conosciuto in passato, e ha circolato ampiamente negli uccelli selvatici e nel pollame per 25 anni. A preoccupare ora è la diffusione ai mammiferi, per il timore che possa fare il salto nell’uomo: “Dobbiamo prepararci a qualsiasi cambiamento dello status quo”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Se da noi Bassetti ha colto la palla al balzo per dire di rimetterci subito a investire in vaccini, l’Oms fa sapere che sta lavorando con le autorità nazionali e i partner per monitorare da vicino la situazione e per studiare i casi di infezione da H5N1 negli esseri umani quando si verificano. Qualcuno, però, maligna che questo sia l’ennesimo allarme finalizzato alla spasmodica ricerca di nuovi possibili virus che possano continuare a far cavalcare l’onda del terrorismo sanitario e dei grandi ricavi per Big Pharma. “L’Oms raccomanda di rafforzare la sorveglianza negli ambienti in cui interagiscono esseri umani e animali d’allevamento o selvatici e continua a collaborare coi produttori per assicurarsi che, se necessario, le forniture di vaccini e antivirali siano disponibili per l’uso globale“. Una musica già sentita. (Continua a leggere dopo la foto)

“Quella di Covid non è l’ultima pandemia”

E non è un caso che rispunta fuori anche Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma che, commentando l’allarme dell’Oms, ha detto: “L’influenza aviaria ci preoccupa perché questo virus H5N1 ci sta dimostrando una grandissima capacità di contagio. E, soprattutto, si è trasmesso ai mammiferi, anche se fortunatamente non ancora all’uomo. La paura è che faccia il salto di specie. Purtroppo è una costante del nostro abitare questo pianeta”. E a farci drizzare le antenne sono le sue ultime dichiarazioni: “Sappiamo che quella Covid non è l’ultima pandemia e dobbiamo essere vigili”. (Continua a leggere dopo la foto)

Ma cosa potrebbe causare l’aviaria nell’uomo? Malattie che vanno da un lieve coinvolgimento delle vie respiratorie superiori (febbre e tosse) fino a forme più gravi di polmonite. E, nei casi più complessi, la morte. È dunque ripartito in tan tan su cosa succederà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Con il timore, da parte di molti, che possa ripetersi quanto abbiamo già visto con il Covid.

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