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“Saremo invasi dagli Ogm”. L’Europa si piega e spalanca le porte alle multinazionali: dove li troveremo

Pubblicato il 11/02/2023 10:41

Mentre infuria il dibattito sugli insetti e sulla farina di grillo, e mentre l’Europa vara il nuovo piano per provare a uccidere il Made in Italy e stravolgere la nostra dieta mediterranea per favorire gli interessi delle multinazionali, arriva un’altra notizia da far saltare i nervi. Una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea ha aperto una breccia in favore dei nuovi Ogm (Organismi geneticamente modificati) che ora potranno accedere molto più facilmente al mercato europeo. La Corte ha stabilito che il genoma editing, la pratica di modificare il Dna di un organismo vivente, senza l’aggiunta di un Dna estraneo, “non viola le regole Ue sugli Ogm“. Questa decisione allenta dunque la morsa dei controlli, facendo felici governi e aziende (a braccetto) che hanno investito e stanno investendo su queste nuove tecniche e su questa nuova mole di possibili guadagni. (Continua a leggere dopo la foto)
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Fino ad ora l’Europa era riuscita a resistere, a differenza di quello che sta accadendo ormai da anni ad esempio negli Stati Uniti e nel Canada. Contro la decisione dei giudici europei è già scoppiata la rivolta. A guidare la battaglia è la Conféderation paysanne, un’organizzazione di piccoli agricoltori francesi che, insieme a otto associazioni che hanno come scopo la tutela dell’ambiente, ha subito diffuso una nota in cui attacca: “La Corte di giustizia dell’Unione europea ha ceduto alle multinazionali delle sementi e alla Commissione europea”. Erano stati infatti proprio loro ad avviare il caso dopo aver presentato un ricorso al Consiglio di Stato per opporsi a una precedente direttiva dell’Unione europea sull’emissione deliberata di Ogm nell’ambiente. (Continua a leggere dopo la foto)

La Corte Ue ha dunque stabilito che “i derivati da tecniche mutagene di moltiplicazione in vitro di cellule vegetali o animali isolate (note come mutagenesi in vitro) devono essere esentati dall’applicazione della normativa sugli Ogm. Questo può avvenire ogni volta che i processi di mutazione del materiale genetico siano figli di tecniche/metodi di mutagenesi caratterizzate da applicazioni costanti e con una ‘lunga storia di sicurezza’”. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo le associazioni ambientaliste, però, la sentenza apre “una grossa falla che permetterebbe a un gran numero di nuovi Ogm di invadere il mercato e i campi”, senza le opportune valutazioni. Inoltre, questi Ogm “generano le stesse modifiche genetiche intenzionali e non, e quindi gli stessi rischi per la salute e l’ambiente”. E intanto i colossi delle sementi geneticamente modificate come Bayer, Syngenta, Corteva e Basf sfregano le mani dalla gioia.

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