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“Ne sarei onorato”. Ecco dove ritroveremo Bassetti se alle elezioni dovesse vincere il centrodestra

Pubblicato il 07/08/2022 14:29

E’ una clamorosa giravolta quella che il virologo Matteo Bassetti sta tentando negli ultimi mesi. Il vento è cambiato sui vaccini: il popolo ha preso coscienza di tutte le problematiche da essi derivanti, partendo dagli effetti collaterali, passando per i contratti secretati e gli scempi burocratici, fino ad arrivare alle clamorose menzogne elargite da chi, come lui, ha deciso di essere la voce di un Sistema che ha preso in giro gli italiani sull’efficacia e la sicurezza dei sieri, rendendo impossibile la vita di chi, legittimamente, ha scelto di non fidarsi di quella “scienza” che di scientifico non ha avuto proprio nulla. Preso atto di tutto questo, Bassetti ha iniziato a preparare il terreno per ripulirsi la faccia, in vista di una possibile candidatura alle prossime elezioni.
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Il nodo dei morti Covid

Ora dice di voler vederci chiaro Bassetti, arrivando addirittura ad invocare una commissione d’inchiesta sui morti del 2022, perché «delle due l’una: o li stiamo contando con parametri sbagliati, che andavano bene nelle prime ondate e che, adesso, non tengono conto di quanto il virus sia cambiato, oppure abbiamo sbagliato tutto e le risposte messe in campo per arginare la pandemia non hanno funzionato». Sembra proprio che dopo quasi tre anni dall’inizio dell’emergenza, media, politici ed “esperti” vari si siano accorti che qualcosa proprio non va nei conteggi. Qualcosa che ha a che vedere con il fatto di morire Di Covid, oppure morire CON Covid. Una questione che i più svegli si erano già posti al principio, quando in una conferenza stampa della Protezione Civile nel 2020 si ammise candidamente di non fare alcuna differenza sulle cause dei decessi, facendo finire nel calderone dei bollettini Covid anche chi per Covid non era morto.
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Bassetti vuole il Ministero della Salute

«Di errori ne sono stati commessi tanti. La quarta dose è un flop già adesso. Cosa pensa che accadrà, di questo passo, a settembre quando toccherà rimettere in piedi una campagna vaccinale?», dice Bassetti ai microfoni di Libero. Il punto è che, a settembre, ce ne sarà un’altra di campagna. Quella elettorale. E Bassetti inizia a mettere le mani avanti, vedendosi come papabile ministro della Salute: «Serve un cambio di rotta. Al ministero della Sanità serve un tecnico, un esperto. Due anni e mezzo di emergenza ce l’hanno spiegato fin troppo bene: non possiamo permetterci di avere una persona che impiega sei mesi prima di capire come funziona la macchina. Abbiamo bisogno di uno che metta le chiavi nel quadro e parta. Altrimenti sarà un disastro. In tutta sincerità. Sono un uomo dello Stato. Lavoro in un’Università pubblica. Sarei onorato di un incarico del genere e lo svolgerei con orgoglio se melo chiedessero». Il virologo continua sottolineando che «Il ministero della Sanità oramai è strategico, come quello dell’Economia».
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La commissione d’inchiesta invocata da Bassetti

Ma torniamo alla commissione d’inchiesta. Secondo Bassetti: «Tanto per iniziare dovrà essere indipendente, cioè esterna all’Istituto superiore di sanità. Nella comunità scientifica è la prassi che ci sia una valutazione terza». E quali sarebbero gli scopi di questa commissione voluta dal virologo? «Dovrà prendere a campione un centinaio di cartelle per ogni ospedale d’Italia e capire se, davvero, le morti riportate sono dovute all’infezione polmonare da sars-cov2 o se, invece, si riferiscono ad altre patologie». Infine conclude dicendo: «Non sto sminuendo la portata del virus. Non sto negando che nel 2020 e nel 2021 ci sono state tantissime morti. Sto solo dicendo che adesso, nell’agosto del 2022, lo scenario è diverso rispetto allora».
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La clamorosa giravolta

Insomma, dal cantare Jingle Bells in versione “Sì sì vax”, dal definire i no vax come «dei criminali, il male della società, vanno perseguiti come mafiosi», dall’essere il detentore della sacra verità sul magico siero, nonché fermo sostenitore di misure restrittive, mascherine, lockdown e Green Pass, Bassetti sta cercando di compiere quella clamorosa giravolta di cui parlavamo all’inizio, tentando di ammorbidire la propria posizione ergendosi a difensore di un popolo che, seppur troppo tardi, ha iniziato a capire come funzionano realmente le cose.

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