x

x

Vai al contenuto

Montezemolo asfalta gli Elkann: “Umiliante”. Il duro atto d’accusa (VIDEO)

Pubblicato il 30/01/2024 20:46 - Aggiornato il 30/01/2024 21:59

Non ha usato giri di parole Luca Cordero di Montezemolo, intervistato dalla trasmissione In Altre Parole su LA7. E comunque la si voglia vedere, il suo suona come un duro atto d’accusa alla gestione del settore auto da parte della famiglia Agnelli-Elkann e di Stellantis. Al centro della discussione, il trasferimento all’estero del nostro patrimonio industriale legato all’automobile. “Sono preoccupato dall’inesorabile deindustrializzazione del Paese”, ha detto l’ex presidente della Ferrari. “In Italia, insieme al turismo, l’azienda manifatturiera è stata fondamentale”. Poi l’affondo: “Vedere una 600, che fa parte della nostra tradizione, prodotta in Polonia quando gli stabilimenti ex Fiat sono in cassa integrazione, è una cosa che non mi pare vera”. (continua dopo il video)

Montezemolo ha denunciato come “oggi non abbiamo più un’azienda automobilistica in Italia. La verità è che tutte le decisioni che riguardano il mercato italiano sono prese a Parigi”. Una situazione inaccettabile e fortemente lesiva degli interessi del nostro Paese. All’affondo contro le politiche di Stellantis, Montezemolo ha fatto seguire un apprezzamento per Giorgia Meloni. A proposito della richiesta del Presidente del Consiglio di produrre almeno un milione di auto in Italia, Montezemolo infatti ha risposto senza indugi: “La Meloni ha ragione. Fa bene a dire che le auto pubblicizzate come italiane devono essere prodotte in Italia. Insieme a Francia e Germania eravamo il Paese che produceva le più belle automobili del mondo”. (continua dopo la foto)

potrebbe interessarti anche https://www.ilparagone.it/attualita/farina-grilli-prima-azienda-italiana-nutrinsect/

Poi è scesa in campo Stellantis, e tutto è cambiato. Allora “facciamo almeno in modo che delle aziende automobilistiche straniere vengano a produrre in Italia”. Ed evitiamo, come sta succedendo, che si promuova il Marocco come luogo dove conviene investire per produrre automobili. Quando in Italia “abbiamo stabilimenti di qualità che rischiano di andare in grande difficoltà”. Montezemolo è stato anche stuzzicato sui limiti di velocità a 30km l’ora nelle città. E si è detto contrario. “Non sono d’accordo sui limiti tout-court. Sono d’accordo sul mettere i limiti nei posti giusti. Vicino alle scuole, nei centri veri. Ma non si deve dare la sensazione che si metta il limite a 30 per impinguare le casse dei Comuni”.

potrebbe interessarti anche https://www.ilparagone.it/attualita/meloni-asfalta-macron-la-stampa-francese-rosica-di-brutto-e-la-lezione-del-berlusca/